Terremoto: Ceriscioli, utilizzo fondi Asse 8 legittimo

(ANSA) – ANCONA, 12 MAR – “Vediamo ogni giorno distorcere la realtà dei fatti. M5s e Fi continuano ad alimentare ulteriore rancore e rabbia in popolazioni già fortemente provate dal terremoto e che non hanno bisogno di sterili e scorrette speculazioni ma di soluzioni concrete, quelle che noi ogni giorno faticosamente mettiamo in campo”. Lo dice il presidente delle Regione Marche Luca Ceriscioli, chiarendo che l’utilizzo dei fondi europei dell’Asse 8 è assolutamente legittimo e ribattendo punto per punto alle obiezioni. Dai fondi per l’ospedale regionale agli edifici strategici, dall’edilizia universitaria alle macerie: “abbiamo ripreso gli Assi di investimento precedenti al sisma e ridistribuito i fondi aggiuntivi. Dei 248 milioni messi a disposizione dall’Ue (Asse 8 Fesr) l’85% è stato usato per interventi nelle aree colpite, evidenziando la forte attenzione che giustamente la Regione riserva a questi territori. Il 15% (36 milioni e 828mila euro) di risorse sono riconducibili a interventi strategici fuori dalle aree del sisma”. Tra gli esempi di attività per la promozione nel ‘cratere’ Ceriscioli cita la mostra su Lorenzo Lotto oltre ad altre iniziative per i Sibillini. “L’assegnazione di nuove risorse Ue – fa presente – è avvenuta, non per fare fronte alla ricostruzione degli edifici danneggiati (ci sono le risorse nazionali) ma per favorire la ripresa economica, sociale e soprattutto aumentare l’adeguamento sismico degli edifici e la messa in sicurezza di un territorio, quello marchigiano, particolarmente vulnerabile e soggetto a calamità naturali. Per questo l’Europa – aggiunge – ci chiese di inserire la possibilità ‘di estendere ai Comuni che ricadono in classi sismiche 1 e 2’. Da qui la piena legittimità delle scelte regionali che, in misura davvero contenuta – conclude Ceriscioli – hanno destinato le risorse dell’asse 8 Sisma anche a territori fuori dal cratere, considerata l’elevata vulnerabilità sismica della Regione, la cui popolazione residente nei comuni ricadenti nelle classi di rischio elevate (zone sismiche 1 e 2) rappresenta il 99% del totale”.