Terremoto: Consorzio Arcale chiede 65 mln euro danni per Sae

(ANSA) – ANCONA, 20 MAR – Il Consorzio Arcale, che ha fornito e installato circa 1.600 soluzioni abitative in emergenza (Sae) nelle zone terremotate del Centro Italia, ha intentato una causa civile da 65 milioni di euro nei confronti di Regione Marche, Erap Marche, Servizio di protezione civile e Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento di protezione civile. La richiesta di risarcimento danni riguarda alcuni ostacoli (ad esempio presunti ritardi nella consegna delle aree) che avrebbero rallentato la predisposizione delle ‘casette’. L’azione è stata promossa presso la sezione per le imprese del Tribunale di Roma, con prima udienza per il 4 giugno. Alla richiesta si opporrà la Regione che, nei mesi scorsi, aveva preannunciato l’intenzione di chiedere al Consorzio il pagamento dei danni, anche d’immagine, derivati da ritardi, difetti delle Sae e conseguenti disagi provocati ai terremotati. “Le richieste di Arcale – replica l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti – sono temerarie e pretestuose”. “Intese – afferma ancora – solo ad evitare l’applicazione delle penali che la Regione ha applicato per i gravi ritardi e disservizi nella esecuzione della fornitura delle casette”. “Nonostante i mille solleciti da parte della Regione ad effettuare l’immediata consegna delle Sae – aggiunge l’assessore – il Consorzio Arcale ha rallentato i tempi a causa della mancata assunzione di personale idoneo e nella misura necessaria, a causa della indisponibilità dei manufatti, ed ora pretende di sottrarsi alle proprie responsabilità agendo con atti giudiziari del tutto infondati”.