Cedu, Viminale spieghi perché parla di pericolo per Italia

(ANSA) – BOLOGNA, 20 LUG – E’ stato condannato, ma i giudici hanno applicato la sospensione condizionale della pena e escluso l’aggravante del terrorismo. Su cosa si basa dunque il decreto del ministero dell’Interno che ritiene U.D., nigeriano di 23 anni, una minaccia per la sicurezza dello Stato? E’ una delle richieste che la Corte Europea dei diritti dell’uomo formula al Governo italiano nel caso del giovane straniero che viveva a Bologna, per cui la Cedu ha sospeso l’espulsione e che il giudice di pace di Bari ha rimesso in libertà. “Vicenda vergognosa” per Matteo Salvini: “Avevo firmato la sua espulsione dall’Italia, visto che gli investigatori lo ritenevano un pericoloso esponente dell’ala anarco-insurrezionalista di Bologna”. Ma il giovane “condannato per detenzione di materiale idoneo alla fabbricazione di esplosivi”, è “ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e la sua espulsione è slittata. Poi il giudice di pace non ha convalidato il fermo nel Cpr e ora questo potenziale terrorista è tornato libero”.