Incendi: rogo Tontarelli, pm chiede archiviazione indagine

(ANSA) – ANCONA, 21 NOV – L’incendio divampato il 16 aprile scorso in un deposito dello stabilimento Tontarelli Spa di Castelfidardo (Ancona), che produce casalinghi e altri oggetti in plastica, è da ritenersi una mera fatalità e non sono state evidenziate condotte colpose o dolose. E’ la conclusione della Procura di Ancona dopo gli accertamenti svolti da carabinieri e vigili del fuoco senza che fossero riscontrate responsabilità. Per questo il pm Rosario Lioniello ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto inizialmente nei confronti di otto persone iscritte nel registro indagati per incendio colposo. Il consulente tecnico della procura, il col. dei carabinieri Marcello Mangione, ingegnere civile dell’Arma, ha concluso per l’accidentalità delle fiamme divampate per un riscaldatore utilizzato dagli operai nel grosso ambiente del capannone e posto troppo vicino alle cataste della merce pronta per le spedizioni, tutta di materiale plastico. Per determinare la fonte esatta dell’innesco da cui si sprigionarono le fiamme che distrussero il capannone, la Procura si era affidata all’ing. Mangione, col. dell’Arma, lo stesso consulente a cui gli inquirenti si sono rivolti per l’indagine sulla strage della “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, la discoteca dove l’8 dicembre scorso morirono cinque minorenni e una mamma mentre tentavano di uscire dal locale dove era stato spruzzato peperoncino. L’esperto ha concluso che il rogo fu accidentali e nell’indagini non sono emerse responsabilità penali dolose o colpose.