Mercati positivi in attesa della decisione sulla Grecia

MILANO – Aspettare ormai non preoccupa più i mercati che, in attesa di una decisione finale sul debito greco, si sono mossi in terreno positivo: solide le Borse, bene l’euro, ancora meglio i titoli di Stato dei Paesi finora sotto l’attacco della speculazione, Italia in testa. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco decennale ha infatti archiviato la prima seduta della settimana in netto calo a 351,8 punti contro i 365 di venerdì, e il rendimento del prodotto a 10 anni è sceso al 5,48%, il livello più basso da inizio ottobre. E continua ad accorciarsi lo scarto con la Spagna: il differenziale tra gli omologhi titoli di Roma e Madrid si è ristretto a 32 punti, dopo essere sceso nel corso della seduta fino a quota 28.
Dall’Eurogruppo di Bruxelles i segnali sono incerti, anche con duelli a distanza.
– La Grecia arriva con tutte le richieste per ottenere gli aiuti soddisfatte – dice il ministro ellenico delle Finanze, Evangelos Venizelos. Ma l’Olanda, ad esempio, vuole ‘’più rassicurazioni da Atene’’ sul secondo programma di aiuti, ribatte il ministro dell’Economia Jan De Jager prima della riunione decisiva.
Ma anche il mercato valutario pensa che una soluzione sia a portata di mano: nelle quotazioni di riferimento dell’euro rilevate dalla Bce, quella contro il dollaro Usa ha chiuso a quota 1,3266, ben sopra il livello di 1,31 dell’ultima seduta della scorsa settimana. E la moneta unica europea è forte anche contro lo yen, con cui scambia a 105,47. Su questo versante ha fatto bene anche la decisione della People Bank of China, la banca centrale cinese, che a partire dal 24 febbraio ridurrà il coefficiente di riserve per le banche del gigante asiatico di 0,5 punti percentuali, una mossa che serve a rafforzare la liquidità e a sostenere il tasso di crescita di Pechino per far fronte ai rischi di frenata dell’economia. Gli operatori finanziari vogliono comunque soprattutto sapere, si dice in Piazza Affari, se l’ammontare del secondo pacchetto di prestiti per la Grecia sarà aumentato per poter raggiungere l’obiettivo di un rapporto tra debito e prodotto interno lordo del 120%. In attesa di chiarimenti da Bruxelles e prive della bussola di Wall street, chiusa per festività, le Borse europee si sono mosse comunque tutte in positivo, con le sole Atene e Zurigo piatte. L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, è salito con cautela al di sotto del punto percentuale, ma alcuni listini hanno fatto decisamente meglio. E’ il caso di Madrid (+1,8%), con Mediaset Espana miglior titolo a elevata capitalizzazione della Borsa iberica in aumento di quasi il 4%. Ma anche Francoforte e Amsterdam hanno fatto bene (entrambe salite dell’1,4%), così come Piazza Affari, cresciuta di oltre un punto percentuale, con le banche solide.

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