L’emigrazione italiana patrimonio unico di esperienze

ROMA – “Sono convinto che l’emigrazione italiana costituisca un patrimonio unico di esperienze individuali e collettive, di generazioni diverse, al quale ispirarci come concreta testimonianza e esempio di integrazione e laboriosità”.

Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Elio Carozza, nel primo giorno di assemblea plenaria.

“Profonde trasformazioni globali – scrive il Capo dello Stato – ci pongono di fronte a inediti fenomeni di migrazione, a nuove esigenze di politiche di accoglienza e inclusione sociale e civile”. Per questo, Napolitano si dice “convinto che l’emigrazione italiana costituisca un patrimonio unico di esperienze individuali e collettive, di generazioni diverse, al quale ispirarci come concreta testimonianza e esempio di integrazione e laboriosità”.

“Auspico – conclude il Presidente– che dalla vostra assemblea emergano importanti contributi di riflessione sulle politiche migratorie”

L’Assemblea, nel primo giorno dei lavori,  ha commemoreto  Mirko Tremaglia, scomparso lo scorso 30 dicembre, considerato da tutti il ‘padre’ del voto degli italiani all’estero.

Tanti gli argomenti che  affronteranno i consiglieri del Cgie tra questi, quelli di maggior interesse sono:  elezione dei Comites e CGIE,  lingua e cultura: reperimento di risorse straordinarie per evitare la chiusura dei corsi e riforma delle politiche d’intervento in materia; Rete consolare: sospensioni delle chiusure e apertura del confronto per assicurare una equilibrata presenza nei territori; politiche sociali: ripristino delle risorse per gli italiani che vivono all’estero in condizioni di indigenza, indebiti Inps, certificazione esistenza in vita, Convenzioni internazionali di previdenza sociale; Giovani Italiani all’estero e nuove emigrazioni; intervento straordinario per la tutela di Rai International e per la stampa italiana all’estero.

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