Dall’Inferno al paradiso: il Milan va ai quarti… ma quanta paura!

LONDRA – Ha rischiato di essere una caporetto dalle proporzioni umilianti, è finita con una sconfitta pesante che però non pregiudica la qualificazione: l’Arsenal travolge il Milan ma sono i rossoneri a staccare il biglietto dei quarti di Champions League.
Per tutto un tempo, il secondo, i gunners – avanti di tre gol – sognano la clamorosa rimonta dopo il 4-0 dell’andata. Ma grazie anche alle parate di Christian Abbiati, e ad un secondo tempo appena sufficiente da parte della squadra di Massimiliano Allegri, Londra non entra negli almanacchi degli orrori rossoneri (vedi La Coruna e Istanbul). Perché – come lo stesso tecnico aveva ammesso alla vigilia – contava il passaggio del turno e almeno questo – dopo tre anni di delusioni – è stato centrato. Magra consolazione. Ma deve bastare perché c’è poco d’altro da salvare. Soprattutto nel primo tempo dell’Emirates stadium: un incubo gelido per il Milan, freddo e tenebroso come la notte di Londra.
Per 45’ Zlatan Ibrahimovich e compagni giocano come una scolaresca in gita sotto il Big Ben, con un unico guizzo a ridosso dell’intervallo quando Stephan El Shaarawy, al debutto in Champions League, spreca malamente. Anche così si spiega il predominio assoluto e schiacciante dell’Arsenal. Che segna tre gol, si procura altre due chiare occasioni da rete dominando il possesso palla.
Partita sbilanciata fin dai primi istanti di gioco: al 7’ pt, sull’angolo di Alex Oxlade-Chamberlain, la difesa rossonera si dimentica di Laurent Koscielny che schiaccia indisturbato in rete. Impalpabile la reazione del Milan che anzi rischia di subire subito il raddoppio quando Theo Walcott trova nello spazio Robin van Persie: salva Abbiati. Ancora l’olandese, minuto 20, impegna dal limite il portiere rossonero, che nulla può però al 26’. Discesa sulla destra di Walcott, sul suo centro basso Thiago Silva non libera, Tomas Rosicky ha tempo per mirare nell’angolino basso. In meno di mezz’ora i gunners hanno già dimezzato lo svantaggio dell’andata. E cominciano ad accarezzare il sogno proibito quando beneficiano di un calcio di rigore per l’intervento scomposto su Alex Oxlade-Chamberlain di Antonio Nocerino e Djammrl Mesbah in tandem: Robin van Persie firma la rete 32 rete della sua straripante stagione.
Nell’intervallo Allegri evidentemente si fa sentire perché il Milan della ripresa è un’altra squadra. Se non per qualità di gioco o ordine tattico, di sicuro per tempra agonistica e dinamismo anche se le conclusioni di Urby Emanuelson e Nocerino sono fuori misura. Miracoloso viceversa il doppio intervento di Abbiati (14’ st) che prima respinge il destro di Gervinho deviato da Philippe Mexes, quindi da terra incanta van Persie. Il Milan resta in partita. E dopo più di un’ora di gioco finalmente tira in porta: con Zlatan Ibrahimovic, l’unico a salvarsi del tridente d’attacco. L’occasione per archiviare anzitempo la qualificazione capita però sui piedi di Nocerino che da due metri incredibilmente calcia su Wojciech Szczesny (32’st). Ma a quel punto l’Arsenal ha le batterie scariche e non fa più paura. Finisce così con il Milan in palleggio che conta i minuti allo scadere. Per adesso, bisogna accontentarsi. Ai gunners la gloria di una clamorosa rimonta solo sfiorata, ai rossoneri la qualificazione ai quarti.

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