Alfano: “Leali a Monti, Pd e Udc non dettano l’agenda”

ORVIETO – “Siamo e saremo leali a Monti, ma con la schiena dritta, senza ammainare la nostra bandiera”. Il segretario del Pdl Angelino Alfano nel suo intervento al seminario di formazione politica del partito a Orvieto torna sul tema caldo del momento, dopo il suo no di mercoledì scorso al vertice con Monti e i leader di Pd e Udc, Bersani e Casini.
Alfano punta i piedi e avverte:
– Nei prossimi mesi non ci faremo dettare l’agenda da nessuno. Noi non ci facciamo dettare l’agenda da Pd e Udc. Noi siamo un partito che con maggiore lealtà ha fatto sì che Monti potesse governare l’Italia per affrontare l’emergenza economica. Ecco perché ieri non siamo andati a un incontro per parlare di temi surreali. L’agenda dell’Italia è sui temi economici, non è quella del Palazzo, ma quella del popolo.
Poi la proposta, quella per “una grande sessione sulla giustizia”, con l’invito a Udc e Pd a partecipare.
– Ci vogliono far parlare di giustizia dopo tre anni che dicono che altri sono i problemi del Paese – ha detto -. Io allora lancio la proposta di una grande sessione sulla giustizia dove si parli del ddl sulla corruzione da noi portato in Parlamento ma anche di intercettazioni e giusto processo.
Il segretario del Pdl invita i due partiti che sostengono il governo Monti a fare un “confronto a viso aperto, se veramente si vuol fare sul serio”.
– Se c’è un altro vertice io vado e non accetto esclusioni di temi. Io sono sempre disponibile – ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, tornando sulla questione dello stop di mercoledì al vertice, parlando prima di Alfano.
– Quello che è successo non va sottovalutato. Chi ritiene che il governo non debba occuparsi di materie importanti, lo indebolisce. Non è il momento di fare i giochini”, ha detto il leader dell’Udc, Pieferdinando Casini.