Brandão gela l’Inter, Marsiglia ai quarti

MILANO – L’Olympique dI Marsiglia stacca il biglietto per i quarti di finale di Champions League grazie a un altro gol in pieno recupero. All’andata era stato André Ayew a castigare l’Inter, a San Siro ci pensa invece Brandão a rendere inutili i gol di Diego Milito e Giampaolo Pazzini.
Claudio Ranieri conferma in blocco l’undici che si era imposto in casa del Chievo Verona venerdì con Dejan Stanković davanti alla difesa, Andrea Poli a centrocampo preferito a Esteban Cambiasso e Wesley Sneijder a sostegno dei due Diego, Milito e Forlán. Didier Deschamps ritrova invece Loïc Rémy in attacco e Stéphane Mbia a centrocampo rispetto al successo di tre settimane fa a Marsiglia.
Gli ospiti non pensano troppo a difendere il vantaggio dell’andata e partono con grande intraprendenza. E’ però dell’Inter la prima grande occasione della partita. Forlán premia la sovrapposizione di Javier Zanetti, il capitano arriva sul fondo e mette al centro. Sneijder tira a botta sicura, ma il pallone viene deviato da Souleymane Diawara proprio sul corpo di Steve Mandanda già a terra.
Se la parata su Sneijder è anche fortunosa, quella su Milito qualche istante dopo è un mezzo miracolo. L’attaccante argentino riesce a mettere solo il petto sul cross forte e tagliato di Sneijder dalla destra. Da due passi sembra bastare, ma Mandanda riesce in qualche modo a sventare in tuffo.
Scampato il doppio pericolo, il Marsiglia ricomincia a macinare gioco con Mathieu Valbuena in continuo movimento per farsi trovare tra le linee. Un colpo di testa di Rémy finisce di poco a lato. L’Inter fatica a sfondare, soprattutto al centro dove Diawara e Nicolas N’Koulou fanno muro con la loro prestanza fisica.
I due attaccanti nerazzurri si allargano per favorire gli inserimenti centrali di Sneijder, ma con scarsi risultati. La prima frazione si chiude con una insidiosa punizione di Sneijder (bloccata da Mandanda) e un colpo di testa di Forlán su cross da destra di Maicon (fuori).
L’Inter fa ancora più fatica nel primo quarto d’ora della ripresa e Ranieri decide di cambiare: fuori Sneijder e Forlán, dentro Joel Obi e Pazzini. Júlio César sventa un pericoloso colpo di testa di Alou Diarra, mentre i nerazzurri non arrivano quasi mai dalle parti di Mandanda e Ranieri decide di giocarsi anche la carta Cambiasso per l’ultimo quarto d’ora.
Appena entrato, il centrocampista argentino batte un corner da sinistra. Il pallone sfila fino a Samuel e poi finisce in qualche modo sui piedi di Pazzini, la difesa francese respinge ma la mischia la risolve da vero rapace Milito che si fa trovare al posto giusto e mette dentro da due passi.
L’Inter prova a chiudere i conti prima dei supplementari: Mandanda alza sopra la traversa una punizione di Maicon da posizione defilata. Deschamps si gioca invece la carta Brandão e in pieno recupero viene premiato. Il centravanti brasiliano riceve un lungo rinvio di Mandanda e fredda Julio Cesar di sinistro. C’è ancora tempo il tempo per il rigore di Pazzini (fallo di Mandanda, espulso, sullo stesso attaccante) ma è un gol che non addolcisce affatto la pillola ai nerazzurri.

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