Monti-partiti: forse accordo su giustizia e art.18

ROMA – Intesa sulla giustizia e sull’articolo 18. Un emendamento sul ddl corruzione e una soluzione “equilibrata” anche sulla responsabilità civile dei magistrati e sulle intercettazioni. Sarebbero questi, stando alle informazioni disponibili al momento di andare in stampa, i punti di accordo emersi durante l’incontro di ieri a palazzo Chigi tra il premier Mario Monti e i vertici della maggioranza. Con il presidente del Consiglio si sono riuniti anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.
Per quanto riguarda la giustizia, sembra che il governo presenterà un emendamento al ddl Alfano-Brunetta, in discussione in commissione giustizia della Camera, così da recepire alcune modifiche. L’intervento riguarderà le norme relative alla corruzione fra privati, al traffico delle influenze e alla revisione della pena sulla corruzione. Si sta inoltre valutando di rivedere il reato di concussione, come chiesto dall’Ocse.
Sul fronte della responsabilità civile dei magistrati, si sarebbe raggiunto un ‘compromesso’: si ragionerebbe su una modifica soft, che alleggerirebbe la posizione dei magistrati. Per quanto riguarda le intercettazioni sarà ripreso il tema o attraverso una revisione del vecchio ddl presentato in Parlamento o, più probabilmente, con un nuovo provvedimento dell’Esecutivo.
Sul fronte dell’articolo 18 si è deciso di provvedere con modifiche che “accelerino” i processi.

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