Cabello: “Cresce la popolarità di Chávez”. Ma la Mud non ci crede

CARACAS – Un 30 per cento. In base a recenti sondaggi resi noti dal Psuv, tale sarebbe il vantaggio del presidente Chávez sul candidato dell’opposizione, il giovane Capriles Radonski. Una percentuale importante, soprattutto se, come si legge nel portale del Psuv, la popolarità del presidente della Repubblica, dopo più di 10 anni di governo, sarebbe ancora in ascesa. Diosdado Cabello, vicepresidente del Psuv, nel commentare i risultati di sondaggi recenti, ha sottolineato che è “evidente l’esistenza di una tendenza irreversibile”.
– L’opposizione – ha detto Cabello – ha riposto tutte le speranze nella malattia del presidente Chávez. Da lì i tanti e poco credibili pettegolezzi che circolano nel Paese sul conto della salute del capo dello Stato. Bisogna ora lavorare – ha aggiunto il vicepresidente del Psuv – per trasformare questo 30 per cento di preferenze in voti effettivi il 7 ottobre.
Ha quindi assicurato che i “patrulleros del Psuv”, brigate di giovani alle quali è affidato il valantinaggio “casa per casa” e la propaganda politica del presidente Chávez, “hanno già visitato più di 100 mila famiglie e preso contatti con più di un milione di votanti”.
Dal canto suo, la Mud (la coalizione di partiti che si oppone al presidente Chávez ed ai suoi progetti politici) sostiene che se tale fosse la differenza il capo dello Stato si sarebbe astenuto dal minacciare la nazionalizzazione di banche e imprese che finanziano la campagna elettorale di Capriles Radonski.
Ed infatti nei giorni scorsi, il presidente Chavez ha reso noto di aver raccolto “informazioni su alcune banche e grandi imprese, anche internazionali, che guadagnano molto denaro e appoggiano i piani dell’opposizione” la quale, stando sempre a quanto affermato dal presidente Chávez, “non ha né un proprio progetto, né una leadership”

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