Milan, Cassano convocato: in squadra contro Fiorentina

MILANO – Non gli è mai piaciuta, ma per la prima volta Antonio Cassano sogna la panchina. Perché sarebbe un enorme passo avanti dopo cinque mesi in cui ha vissuto il calcio da spettatore, prima in un letto di ospedale, poi sul divano di casa e infine in tribuna al Meazza. Dopo l’idoneità agonistica ricevuta lunedì, con la convocazione per la sfida di domani contro la Fiorentina il barese si è messo alle spalle definitivamente le paure nate con l’attacco ischemico del 29 ottobre e durate a lungo dopo l’intervento al cuore del 4 novembre. E ora vuole spiccare di nuovo il volo, verso lo scudetto con il Milan e l’Europeo. A lungo ha avuto il timore di non poter essere più un calciatore.
– Soprattutto fra dicembre e gennaio ci sono stati tanti momenti di sconforto – ha confessato Cassano – ma Galliani mi assicurava che sarei tornato più forte di prima.
Intanto i compagni “mi hanno fatto sempre sentire nel gruppo”, Cesare Prandelli gli assicurava che la Nazionale lo avrebbe aspettato, e Mauro Tassotti lo stimolava scommettendo a chi perdeva dimagriva più in fretta.
– Ho preso otto chili, ma li ho già persi – ha sorriso davanti alle telecamere di Mediaset l’attaccante, descritto più in forma di quando è arrivato al Milan dalla Sampdoria nel gennaio 2010. Il merito è di lunghe camminate e giri in bicicletta, con tanta palestra e poco pallone.
– Mi sono mancati la quotidianità con i compagni, il ritiro, la tensione della partita, ma ero contento perché stavo a casa con mio figlio e mia moglie, che ogni giorno dovevano sopportarmi – ha spiegato ieri – Al pensiero di andare in ritiro e staccarmi da loro mi viene male.
Questa mattina li ha salutati portandosi dietro l’abito ufficiale che i giocatori indossano per andare allo stadio. E nel pomeriggio, felice per la sua prima convocazione, ha avvertito la moglie Carolina che non sarebbe tornato per cena.
– Se Allegri mi dice di entrare in campo – ha garantito – con l’entusiasmo che ho volo: voglio vincere lo scudetto con il Milan e poi fare un grandissimo Europeo con la Nazionale.

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