Del Piero: “Sognavo di chiudere la carriera in bianconero”

TORINO – “Mi ha sorpreso l’uscita del presidente Agnelli, ma lascio da capitano, compiendo il mio dovere, senza fare polemiche: ci sono uno scudetto e una Coppa Italia da vincere”.
Alex Del Piero manda un messaggio grande così al mondo juventino: sceglie un’intervista a cuore aperto su Vanity Fair, che uscirà oggi, in cui ribadisce di aver ancora voglia di giocare e di essere anche umanamente spaventato dal lasciare il mondo bianconero, perché “sarà come andare via di casa una seconda volta”. Ma il suo grido di guerra sportivo è più che mai fragoroso: nella volata scudetto, in vari ruoli di volta in volta, ci sarà anche lui, fino all’ultimo istante. Se Conte ha più volte sottolineato il “valore aggiunto” del capitano, in questo momento decisivo, la suprema virtù di Alex potrà trovare il modo di manifestarsi in modo particolarmente significativo. E la squadra cala anche questo carico da undici, di spessore tecnico e psicologico, nella sfida eterna dell’attuale stagione con il Milan.
Domenica, dopo la rivoluzione nel calendario (che però non ha toccato la 34ª giornata), arriva la sesta avversaria di cartello consecutiva, la Roma – dopo Fiorentina, Inter, Napoli, Palermo e Lazio -, e la Juve ha l’occasione di togliersi di dosso le big per poi concludere in discesa con Cesena, Lecce, Novara, Cagliari, Atalanta, puntando all’impresa quasi impossibile di vincerle tutte (undici consecutive).
Ma almeno vivendolo come sogno, Conte e i suoi vogliono provarci, perché non si fidano del Milan, indiziato anche lui per vincere tutte le partite che restano. Ci crede anche il popolo bianconero, che ieri ha polverizzato in 40 minuti tutti i biglietti disponibili per domenica sera, dimostrando che allo scudetto ci pensa eccome, e comunque non vuole perdersi l’elettrizzante finale di campionato. E crede in maniera assoluta e cieca anche in Del Piero: ieri a Vinovo un tifoso si è presentato con una tela raffigurante il capitano, evidente allusione al celebre pittore col cui nome lo aveva ribattezzato l’avvocato Agnelli, Pinturicchio. In questa cornice di grande attesa Antonio Conte deve mantenere alta la concentrazione, e non a caso il doppio allenamento era a porte chiuse.
La squadra dovrebbe ripartire dal match non giocato di Cesena, con il 3-5-2 in cui la coppia di punte dovrebbe essere Vucinic e il confermato Quagliarella. A sinistra, a centrocampo, ballottaggio De Ceglie-Estigarribia. Da risolvere ancora il caso Bonucci: il difensore ha provato la maschera protettiva al naso e vuole assolutamente esserci. Conte, però, valuterà a fondo se sia il caso o meno di rischiare.
La sosta forzata, tra l’altro, ha permesso a De Ceglie e Marchisio di ristabilirsi pienamente dai rispettivi acciacchi e ha reso meno urgente il turnover. Anche perché i diffidati Barzagli, Marchisio e Quagliarella, se sarà prescelto, giocheranno sicuramente.

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