Francia, Holande duro sugli immigrati

PARIGI – Indurisce la sua posizione sugli immigrati Francois Hollande, il candidato socialista alle presidenziali francesi, trascinato da una campagna elettorale dominata dai temi dall’estrema destra di Marine Le Pen, che al primo turno si è piazzata terza ottenendo il 17,9%. Il presidente Nicolas Sarkozy, che sfiderà Hollande nel ballottaggio del 6 maggio, continua la sua sterzata a destra, ma in un’intervista al quotidiano sportivo L’Equipe lascia intendere che prenderà con filosofia un’eventuale sconfitta.
Secondo un sondaggio Rolling-Fiducial per Paris Match e Europe 1 il 23% degli elettori di Marine Le Pen voterà al ballottaggio per Hollande e il 45% per Sarkozy. Nel corso di un comizio a Digione, il presidente uscente, accusato di aver radicalizzato il suo discorso a destra, si è detto ”vittima di un discorso stalinista”. E ha accusato Hollande di volersi alleare con il leader dell’estrema sinistra, Jean-Luc Melenchon.
– Non accetterò lezioni da chi vuole governare con uno degli ultimi partiti comunisti d’Europa – ha detto.
Intervenendo poco dopo in un comizio a Limoges – che ha definito ‘La Roma del socialismo’ – Hollande non ha fatto attendere la sua risposta.
– Quando sento Sarkozy che prende in giro i comunisti – ha commentanto -, mi dico che, nonostante gli errori che riconosciamo tutti, forse dimentica il contributo che questo partito ha dato alla storia di Francia.
Intervistato in mattinata da radio RTL, il socialista ha anche definito “indispensabile” una “limitazione dell’immigrazione economica” in un periodo di crisi, aggiungendo che se sarà eletto, si presenterà ogni anno in Parlamento per quantificare le esigenze di manodopera dell’economia. Egli ha inoltre spiegato di voler “lottare contro l’immigrazione clandestina sul piano economico. Non è normale che alcuni imprenditori, cinicamente, utilizzino manodopera clandestina”.
Già ieri, egli ha detto che gli stranieri in situazione irregolare ”saranno ricondotti alla frontiera”. E oggi ha assicurato che intende ”mantenere” la legge contro l’uso del velo integrale, approvata dal governo Sarkozy, con l’astensione della gauche. Sempre ieri,il presidente uscente aveva puntato il dito contro Hollande, sostenendo che il socialista intende regolarizzare tutti i clandestini e attribuire il voto agli immigrati nelle elezioni locali.
Nel suo tentativo di intercettare i voti dell’estrema destra, Sarkozy ha fatto sue alcune proposte della Le Pen, dichiarandosi favorevole alla ”presunzione di legittima difesa” per i poliziotti, dopo che centinaia di agenti hanno protestato a Parigi per difendere un agente incriminato per omicidio volontario, colpevole aver ucciso un criminale in fuga.
– Sarkozy sta cercando di fare man bassa nel mio programma per motivi elettorali – ha ironizzato la Le Pen. Tanto che per la candidata dei Verdi, Eva Joly, Sarkozy sta ormai usando un vocabolario ”petainista”. Secondo un sondaggio Ifop, Hollande raccoglie il 55% delle preferenze contro il 45% di Sarkozy. Nell’intervista all’Equipe, Sarkozy – che è stato anche criticato a destra anche dall’ex premier Dominique de Villepin – lascia intendere che prenderà con filosofia un’eventuale sconfitta.
– In politica come nello sport – ha detto – la ”regola” è che prima o poi qualcuno prenderà il tuo posto.
Commentando una foto dell’americano Bob Beamon – che ha conservato il record del mondo di salto in lungo tra il 1968 e il 1991 – egli ha poi aggiunto:
– Penso che i record siano fatti per essere battuti, e di conseguenza non si può essere tristi quando qualcuno prende il vostro posto.
Parole che Hollande ha commentato a stretto giro di posta:
– I record sono fatti per essere battuti, i campioni sono fatti per essere sostituiti.
E ancora:
– Sul piano sportivo Sarkozy ha ricordato una regola che si chiama ‘Fair Play’, sul piano politico si chiama alternanza. Se Sarkozy ha voluto dire che si prepara alla sconfitta (…) questo fa parte di ciò che si chiama la sfida democratica.
Parlando con L’Equipe, Sarkozy e Hollande si sono anche espressi sulla loro passione comune: lo sport. Il primo ha confessato che il suo sogno era di conquistare il Tour de France mentre il secondo ha detto che avrebbe voluto essere ”il centravanti del Football club di Rouen”, sua città natale.

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