Casini: “Voglio Monti dopo Monti. Berlusconi? Pace e bene”

ROMA – ‘’Sono disperato, lei non ha capito nulla di quello che io ho detto’’. Pier Ferdinando Casini sbotta davanti a Fabio Fazio che a ‘Che tempo che fa’ chiede dove si collocherà alla fine il Polo della Nazione, se con il centrodestra o con il centrosinista.
– Noi non vogliamo essere l’ago della bilancia, non vogliamo determinare la vittoria di questo o di quello, perchè vincere con il 51% serve solo a dividere il Paese – spiega come ha fatto mille volte in questi giorni di campagna elettorale il leader Udc. Poi prova a chiudere il siparietto:
– Vogliamo essere ago e filo e ricucire, tessere, continuare uno sforzo come quello che stiamo facendo oggi a sostegno del governo Monti
Lei quindi vuole Monti dopo Monti?, incalza Fazio.
– Stavolta ha capito bene…
E Monti lo sa?
– Non mi interessa che lo sappia – afferma Casini -, non lo deve sapere. Monti riconsegnerà le chiavi alla politica al termine di questa legislatura. Starà alla politica il compito di assumersi poi le proprie responsabilità.
Intanto Casini ‘liquida’ senza troppe perifrasi le offerte di riappacificazione arrivate da Silvio Berlusconi.
– Non è che non voglio più Berlusconi – commenta -, ho delle idee diverse da lui. Rispetto le sue e lui rispetti le mie. Da diverso tempo andiamo per strade diverse e non credo che l’interpretazione dei voti moderati che ha dato Berlusconi in questi anni sia convincente. Per cui pace e bene a tutti: a lui, agli altri…
Casini fa capire chiaramente che non si scappa dalla maggioranza allargata che oggi sostiene Monti.
– Se Berlusconi è d’accordo con Alfano che è d’accordo con Bersani… – si lancia in una sorta di sciarada, prima di ribadire le ragioni di una legge elettorale che condanni il falso bipolarismo che ha regnato in questi anni – Basta con le armate Brancaleone che mettono insieme tutto ed il contrario di tutto – afferma -. Che c’entra Bersani, che è stato serio ed ha rinunciato ad elezioni che avrebbe vinto, con Vendola e Di Pietro? Che c’entra Alfano, che stimo, con la Lega. E dov’era Maroni, che oggi parla di protesta fiscale, quando il governo ha tolto l’Ici facendo venir meno risorse e costringendo oggi Monti a mettere l’IMU? Mi sembra che siano tutti smemorati, tutti Alice nel Paese delle Meraviglie – conclude Casini -. Sembra quasi che se oggi c’è la pressione fiscale sia colpa di Monti…
In ogni caso, per Casini, non si andrà al voto ad ottobre.
– Chi vuole farlo non ha il coraggio di dirlo o di provocare le elezioni – conclude Casini -, quindi si andrà a scadenza…

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