Giornalista rapito, Farc pronte al rilascio

BOGOTÀ – Le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) sarebbero pronte a rilasciare il giornalista francese Romeo Langlois, sequestrato il 28 aprile nel dipartimento meridionale di Caquetá quando la pattuglia militare con cui si trovava è stata attaccata dalla guerriglia. Lo hanno comunicato al Comitato internazionale della Croce Rossa a cui hanno chiesto di organizzare una missione umanitaria con la partecipazione di un delegato del presidente eletto francese François Hollande e l’ex senatrice dell’opposizione e già mediatrice tra governo e ribelli Piedad Córdoba.

Massimo riserbo è mantenuto per il momento sulla data e il luogo del possibile rilascio del reporter dell’emittente tv ‘France 24’. Córdoba ha già preso parte alla liberazione unilaterale di oltre 30 prigionieri delle Farc a partire dal 2008: l’ultima operazione, a cui il Brasile ha offerto appoggio logistico, risale al 2 aprile, quando la guerriglia ha consegnato quelli che ha sostenuto essere gli ultimi ostaggi in uniforme nelle sue mani, alcuni dei quali sequestrati da oltre 12 anni, impegnandosi peraltro a rinunciare ai rapimenti.

Nel caso di Langlois, i vertici delle Farc hanno precisato che “prelevare nel mezzo di combattimenti qualcuno che in un’operazione militare veste i panni del nemico (nella fattispecie, hanno precisato, un elmetto e un giubbotto antiproiettile dell’esercito regolare) e lo accompagna, non lede in alcun modo il nostro impegno”, come si legge in un comunicato rilanciato dall’agenzia cubana ‘Prensa Latina’. Il movimento armato ha dichiarato di non considerare il giornalista un “sequestrato”, bensì un “prigioniero di guerra”. Il 7 maggio le Farc avevano condizionato la liberazione del giornalista alla convocazione di un “ampio dibattito” sulla copertura giornalistica del conflitto colombiano.

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