Raid aereo Nato uccide famiglia di 8 persone, 6 sono bambini

KABUL – Una famiglia composta da padre, madre e sei bambini è rimasta uccisa in un attacco aereo condotto dalle forze Nato nell’est dell’Afghanistan alle 20 ora locale di sabato sera. L’attacco è avvenuto precisamente nel villaggio di Suri Khail, nel distretto Gurda Saria della provincia di Paktia. A riferirlo è un portavoce dell’amministrazione provinciale, Rohullah Samon. La Nato ha fatto sapere che è al corrente dell’accusa e che sta verificando quanto accaduto.

Le vittime
Il portavoce della provincia ha identificato il padre rimasto ucciso come Mohammad Shafi. “Shafi non era un talebano e non faceva parte di nessun gruppo di opposizione contro il governo, era un semplice abitante del villaggio”, ha detto Samon. “Ora stiamo lavorando per risalire all’età dei suoi figli e capire quanti fossero bambini e quante bambine”, ha aggiunto. Questo mese il presidente afghano Hamid Karzai aveva avvertito che le vittime civili provocate dagli attacchi Nato avrebbero potuto mettere a repentaglio l’accordo per la partnership post 2014 recentemente firmato con gli Stati Uniti. “Se la vita dei cittadini afghani non è sicura la firma del patto strategico non ha senso”, aveva fatto sapere l’ufficio di Karzai.

Nato: “Verifiche in corso”
“Riconosciamo che le forze della coalizione hanno condotto un’operazione nella provincia di Paktia contro un ampio numero di insorti e siamo consapevoli delle notizie diffuse dai media relativamente a vittime civili nell’area” ha commentato un portavoce della Nato, il tenente colonnello Jimmie Cummings. “Stiamo attualmente verificando queste notizie e diffonderemo ulteriori informazioni in merito in modo adeguato”, ha aggiunto.

Onu: “Il 77% dei civili morti
a causa degli insorti”
Secondo una relazione delle Nazioni unite, il 2011 è stato l’anno con il maggior numero di vittime civili dall’inizio del conflitto in Afghanistan con 3.021 morti. L’Onu attribuisce la responsabilità del 77% delle morti civili ad attacchi degli insorti, il 14% ad operazioni delle truppe della coalizione internazionale Nato e delle truppe afghane e il 9% a cause classificate come sconosciute.

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