Libia, i miliziani occupano l’aeroporto di Tripoli

TRIPOLI – Giornata di scontri e paura all’aeroporto internazionale di Tripoli dove ieri per diverse ore un gruppo di miliziani della brigata al-Awfiya di al-Tarhuna ha preso il controllo dello scalo dopo il rapimento di uno dei loro capi, Bouajila al-Habashi, da domenica misteriosamente scomparso dopo essersi recato a Tripoli.

I miliziani hanno prima circondato l’aeroporto, poi hanno occupato la pista con i loro mezzi blindati sparando alcuni colpi di mitra in aria. I viaggiatori, già a bordo degli aerei pronti al decollo sono stati fatti scendere mentre altri che si trovavano nella sala d’attesa sono stati cacciati.

Coinvolto anche un aereo Alitalia che si trovava sulla pista in attesa di decollare per Roma quando i guerriglieri hanno fatto irruzione e hanno ingiunto all’equipaggio di scendere. Fortunatamente a bordo non c’erano ancora passeggeri. “Nessun cittadino italiano è in pericolo” – ha comunque assicurato nel pomeriggio il console generale italiano a Tripoli, Pierluigi D’Elia. Gli italiani in attesa di ripartire per Roma sono stati scortati in albergo.

In seguito all’occupazione dell’aeroporto di Tripoli tutti i voli Alitalia in partenza o in arrivo sullo scalo sono stati bloccati.

Dopo un paio d’ore nell’aeroporto comunque la situazione sembrava essere tornata alla calma con i miliziani che si erano diretti con i loro mezzi blindati verso l’uscita sud dell’aeroporto. Ma alla calma hanno fatto seguito diversi momenti di tensione e battaglie tra i miliziani della brigata al-Awfiya, e quelli di al-Zintan preposti a garantire la sicurezza dello scalo che cercavano di cacciarli definitivamente dall’aeroporto. Scontri e trattative andate avanti fino a sera quando il Consiglio nazionale transitorio libico ha annunciato di aver ripreso il pieno controllo dell’aeroporto. Con una nota diffusa dall’agenzia di stampa libica ‘Lana’, il ministero dell’Interno di Tripoli fa sapere che “tutti i miliziani si sono ritirati dallo scalo. Alcuni di loro sono stati arrestati e sono state sequestrate le loro armi”.

Rende noto inoltre il ministero che “i miliziani sono ora tutti fuori l’aeroporto” sottolineando come “abbiano avanzato le loro richieste in modo sbagliato violando la legge”.

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