San Casciano

Il nome

Fontis clusinii in epoca romana, Curtis de Bagno nell’Alto Medioveo, e quindi dall’XI secolo San Casciano dei Bagni, ad accomunare i vari toponimi è stato sempre il riferimento alle sorgenti termali, ed è proprio dal toponimo che si evince il ruolo preminente dei bagni rispetto al borgo, quasi a sottolineare la nascita dell’uno solo grazie alla presenza degli altri.

La Storia

V secolo a.C., la tradizione vuole che sia stato il Lucumone di Chiusi Porsenna a fondare le terme, attorno alle quali nascerà San Casciano.
IV-V secolo d.C., fondazione della Chiesa di Santa Maria ad Balnea, oggi Santa Maria della Colonna.
IX secolo d.C., inizio dominazione feudale dei Visconti di Campiglia.
995, prime notizie scritte testimoniate dalla donazione della Curtis (de) Bagno all’Abbazia di San Salvatore da parte del marchese Ugo di Toscana.
1081, per la prima viene menzionato il toponimo di San Cassiano, in una querela che i monaci dell’Abbazia di San Salvatore espongono all’imperatore Enrico IV contro la famiglia degli Aldobrandeschi.
1215, i Visconti di Campiglia abbandonano la politica filo-imperiale e ghibellina per allearsi con i guelfi di Orvieto e Firenze contro Siena.
1327, con il matrimonio tra Camilla dei Visconti di Campiglia ed Ermanno Monaldeschi della Cervara, San Casciano si trova coinvolto nella lunga guerra tra i quattro rami della famiglia Monaldeschi per la supremazia su Orvieto.
1389, Monaldo dei Visconti di Campiglia viene nominato Podestà di Firenze.
1412, Monaldo dei Visconti di Campiglia ed i rappresentanti di San Casciano sottoscrivono la Convenzione che li lega alla Repubblica di Siena.
1443, Giovanni dei Visconti di Campiglia rinuncia a favore della Repubblica di Siena a tutti i diritti che l’antica famiglia feudale aveva su San Casciano ed il castello di Fighine.
1495, San Casciano da il suo appoggio ad una congiura per sovvertire il potere a Siena dando rifugio alle truppe di Vitellozo Vitelli, ed in cambio viene brutalmente saccheggiato dai soldati ospitati.
1555, nonostante la conquista di Siena da parte delle truppe imperiali e medicee, San Casciano si schiera con gli esuli della Repubblica Senese Ritirata in Montalcino.
1559, San Casciano giura fedeltà a Cosimo I ed entra a far parte del Granducato di Toscana. Il sancascianese Aurelio Manni ricoprirà importanti incarichi politici nel nuovo ordinamento statale toscano, dimostrandosi uno dei più fidati collaboratori di Cosimo I.
1607, il Granduca Ferdinando I fa erigere il porticato davanti al Bagno della Ficoncella, sottolineando così l’inizio di una rinnovata celebrità delle terme sancascianesi che fino al XVIII secolo verrà riconosciuta con la presenza di illustri personaggi provenienti da tutta Europa.
1643, nell’ambito della Guerra di Castro le armate pontificie attaccano per due volte San Casciano, sempre respinte dalle truppe toscane di Mattias de’ Medici.
1769, Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, visita San Casciano.
1850, Leopoldo II d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, visita San Casciano.
1851, Michele Carducci, padre del poeta Giosuè, viene nominato medico della frazione di Celle sul Rigo.
1860, San Casciano vota per l’unione al regno d’Italia di Vittorio Emanuele.

San Casciano e le sue Terme

La conformazione urbanistica di San Casciano dei Bagni disegna in modo naturale un percorso che accompagna dolcemente alla scoperta degli angoli più belli. E’ un percorso circolare, così come il centro storico si pone intorno alla sommità del colle dove è posto e alla Collegiata che ne segna il vertice con il proprio campanile. A dominare la prima immagine che si ha di San Casciano dei Bagni è il castello con le sue mura e l’elegante torre, integrato così perfettamente nell’ambiente circostante che non fa supporre di essere stato costruito agli inizi del XX secolo. Arrivando in piazza Matteotti, come in una terrazza si può ammirare uno dei panorami più belli della campagna toscana. Oltrepassando La Bestia, la moderna fontana-scultura, si possono ammirare la Porta di Sopra, il Palazzo Lombardi e le due caratteristiche torri medievali a pianta pentagonale, resti di quelle fortificazioni che per secoli hanno difeso il borgo. Salendo per via San Cassiano si raggiunge la Collegiata di San Leonardo, chiesa parrocchiale, oggetto di radicali trasformazioni avvenute alla fine del ‘500 e nella seconda metà del ‘700, quando assunse le connotazioni che in massima parte ancor oggi conserva; il portale di stile gotico è stato rinvenuto nel 1948 su una delle pareti laterali e quindi rimontato sulla facciata principale; sull’altare maggiore vi è una grande pala, attribuita a Pietro Di Francesco  Orioli (Siena 1458-1496) raffigurante l’Incoronazione della Madonna. Adiacente alla Collegiata si trova la Chiesa di Sant’Antonio risalente al XVI secolo, che nel ‘700 subì una radicale ristrutturazione dalla quale ha assunto un aspetto barocco; al suo interno è conservata una statua lignea trecentesca della Madonna e delle opere moderne dell’artista iraniano Bizhan Bassiri. Poco oltre troviamo l’antica piazza del mercato con un pozzo in travertino locale ed il Palazzo Comunale, da sempre sede degli organi amministrativi e giudiziari di San Casciano dei Bagni e fino al XVIII secolo residenza dei Podestà, alcuni dei quali ne hanno adornato la facciata con i propri stemmi. Proseguendo il percorso si incontrano tre degli edifici più belli del centro storico: Palazzo Fabbrucci, un tempo residenza di una delle più importanti famiglie sancascianesi, il cui maggior rappresentante fu Pamfilo, capitano delle truppe sancascianesi nella guerra del 1553-1559 tra Siena e Firenze; Palazzo Bulgarini ed il Palazzo dell’Arcipretura, cinquecentesca sede dell’autorità religiosa di San Casciano dei Bagni che nei secoli ha ospitato importanti prelati provenienti da tutta Europa per curarsi alle Terme  dove, nel 1769, vi soggiornò anche il Granduca Pietro Leopoldo. Addentrandosi nelle strette vie dai significativi nomi di via della Pace e via del Silenzio si scende fino alla Porticciola, la porta che realizzata con blocchi di travertino si trova al culmine di una ripida salita che la rendeva difficilmente espugnabile. Spostandosi nell’altro versante del borgo si raggiunge la Chiesa della Santissima Concezione, oratorio cinquecentesco, all’interno del quale è presente un affresco di Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, risalente alla seconda metà del ‘500. Davanti la chiesa si scorge la suggestiva piazzetta del Pozzo così denominata per la presenza di un antico pozzo in travertino. Proseguendo per i resti delle antiche mura si raggiunge un percorso salute con piazzole per esercizi ginnici e la possibilità di avvalersi liberamente delle acque raccolte nelle antiche vasche termali del Bagno Grande e del Bagno Bossolo. Tornando nel centro storico si giunge a via Tullo Ostilio, contraddistinta da una suggestiva scalinata in travertino che dalla contrada del Gattineto conduce direttamente alla Porta di Sopra, riportando così il visitatore al punto di partenza. Poco fuori dal centro storico si possono ammirare il Portico della Ficoncella, voluto dal Granduca Ferdinando I nel 1607 ed oggi prezioso decoro del Centro Termale Fonteverde, e la Chiesa di Santa Maria della Colonna, il monumento più antico di San Casciano dei Bagni, edificato su un tempietto dedicato alla dea della salute Igea, risalente al IV-V secolo d.C, al suo interno è presente un altare rinascimentale del XVI secolo e numerosi affreschi di scuola senese ed orvietana.

Il prodotto del borgo

Vino Chianti DOCG
Olio extravergine di oliva DOP

Il piatto del borgo

I “Ciaffagnoni”: grosse frittelle di acqua e farina che, dopo la cottura, vengono cosparse di pecorino oppure zucchero.
Il “Buglione”, secondo piatto a base di carni miste di agnello e pollo in umido.

La scheda del borgo

Provincia di Siena

Come si raggiunge

In auto:
Autostrada A1- uscita casello Fabro per le provenienze da sud,  direzione Città della Pieve,  poi San Casciano dei Bagni Km 20 circa
-autostrada A1- uscita casello Chiusi-Chianciano Terme per le provenienze da nord, direzione San Casciano dei Bagni Km 23 circa
– SR CASSIA- provenendo da Roma o Firenze immettersi sulla SP 321 del Polacco in direzione San Casciano dei Bagni Km 17 dall’innesto con quest’ultima

In treno:
linea Firenze-Roma, stazione ferroviaria di Chiusi-Chianciano Terme, poi prosecuzione con servizi pubblici di linea o servizi di noleggio per Km 25 circa
 
Altri mezzi:
servizi pubblici di linea provenienti da Roma, Siena e Perugia con coincidenze per San Casciano dei Bagni

 

 

 

Lascia un commento