ROMA – Il desiderio di mettere la parola fine all’aumento dell’Iva, anche per tutto il 2013 e non solo per i primi sei mesi, c’è, ma servono altri 6 miliardi di euro. ‘’Non è utile per la nostra economia alzare ulteriormente le imposte’’: a parlare è il neo ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, alla sua prima uscita pubblica dopo il giuramento al Quirinale e dopo aver trasferito le sue carte, l’altro pomeriggio, sulla scrivania che fu di Quintino Sella. E’ sorridente, si dice ‘’sereno’’ e consapevole di guidare un ministero con personale di ‘’grandissima qualità e dedizione’’, e con ‘’una guida sicurissima’’ come quella del premier Mario Monti.
E se Grilli prova a non aumentare le tasse, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, non si dice troppo convinta per una loro diminuzione prima della fine della legislatura.
– Sarebbe troppo bello per essere vero – afferma -. Sarebbe bello se riuscissimo ad arrivarci. Ma – assicura – appena l’economia riprenderà a crescere si potrà allentare il rigore finanziario, però non so se avverrà, come speriamo, in qualche punto del 2013, possibilmente all’inizio, o più tardi.
Il primo appuntamento di Grilli da ministro è stato un’audizione informale sulle dismissioni alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Commenta le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che prevede un calo di quasi il 2% per il Pil nel 2012.
– Non abbiamo fatto ancora le nostre nuove stime – segnala – ma prendiamo sempre con massimo rispetto quello che ci viene da Bankitalia.
Sull’Iva ricorda che con la spending review si evita l’aumento per gli ultimi tre mesi del 2012 e per i primi sei del 2013; per evitare l’aumento dell’Iva nella seconda metà del 2013 ‘’occorrono ulteriori 6 miliardi di euro’’. E a chi gli chiede se il governo stia pensando a un provvedimento a breve in questo senso, Grilli risponde:
– Oggi non ci stiamo pensando, ci dobbiamo concentrare sui decreti in corso. Comunque è immaginabile che questo sarà l’obiettivo di questo o di un altro governo.
Affermazioni che trovano la condivisione delle organizzazioni dei commercianti, Confcommercio e Confesercenti. Poi parla delle sue prime ore da ministro, dopo aver ricoperto al Tesoro negli anni molti incarichi di prestigio.
– Sono molto impegnato e sono sereno perchè so di essere in un ministero, conoscendolo bene, di grandissima qualità e di uomini e donne di grande dedizione al Paese – afferma -. Dall’altra parte – ha aggiunto Grilli – c’è un presidente del Consiglio, Mario Monti, incredibilmente bravo, competente e guida sicurissima nel percorso che dovrò fare.