Lombardo, tagli alla spesa per uscire dalla crisi economica

PALERMO – Dopo il vertice con Monti, il governo di Raffaele Lombardo si prepara ad affontare il piano di tagli alla spesa, al centro dei colloqui col premier. Il testo, che contiene 62 norme, è già stato trasmesso in commissione Bilancio dell’Assemblea regionale, dove è rimasto in stand by proprio in attesa dell’esito dell’incontro a Palazzo Chigi. Adesso potrebbe esserci un’accelerazione, dato soprattutto i tempi stretti dovuti alla conferma da parte del governatore che il 31 luglio si dimetterà.
Il provvedimento, firmato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, è stato presentato in commissione come emendamento alla manovra di assestamento al bilancio che tra l’altro deve coprire un disavanzo di 2,3 milioni. La norma più pesante riguarda il personale della Regione: 20mila tagli in organico tra dirigenti (circa 450) e dipendenti (circa 1.600) anche attraverso il ricorso alla mobilità lunga (da 24 a 60 mesi) e alla contestuale riorganizzazione degli uffici.

¬I decreti, a firma del governatore, dovranno essere emanati entro il 31 dicembre di quest’anno. Secondo alcuni calcoli informali, l’organico della Regione nei prossimi dieci anni potrebbe passare dagli attuali 16 mila a 5mila dipendenti solo per effetto dei pensionamenti, al netto dunque di nuove assunzioni, al momento non previste. Al posto dell’indennità di mensa pari a 10,33 euro al lordo versata nella busta paga del dipendente, il governo è pronto a introdurre un buono pasto di 7 euro, dunque con un risparmio per le casse pubbliche senza tuttavia incidere più di tanto sul lavoratore.

Per l’acquisto di beni e servizi è previsto un taglio del 20% fino al 2014 e del 15% delle spese per l’affitto dei palazzi istituzionali. Del 50% è la riduzione delle spese per le auto blu e per i mezzi di servizio. Sforbiciata pure su consulenze, sulle spese di noleggio e manutenzione del parco auto che sarà ridotto, sulla telefonia mobile e sul numero degli apparati telefonici. Tagli inoltre ai trasferimenti a enti e organismi societari dotati di autonomia finanziaria (5% nel 2012 e 10% nel 2013) e ulteriore riduzione delle società a totale e maggioritaria partecipazione della Regione.

– Solo con i conti in regola – scrive l’assessore Armao nella relazione tecnica – la Sicilia potrà affrontare il difficile cammino di uscita da una grave crisi economica mondiale.

Per Lombardo il programma di rientro della spesa e i provvedimenti per la spending review dovranno essere ‘’l’ossatura per la crescita e il punto di partenza di qualunque governo venga dopo di noi’’.

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