Si consolida l’effetto Draghi sui mercati, Piazza Affari ok

MILANO – Grazie all’aperto appoggio giunto dai leader di Francia e Germania, si consolida l’effetto Draghi dopo che giovedì il presidente della Bce ha detto che la Banca centrale europea è pronta a fare qualsiasi cosa per preservare l’euro. Così, dopo il botto di giovedì (+5,62%), Piazza Affari ha esultato nuovamente. L’indice Ftse Mib ha messo a segno in chiusura un guadagno del 2,93% a 13.596,88 punti, mentre il Ftse All Share è salito del 2,15% a 14.555,48 punti.

Francoforte e Parigi danno fiducia agli investitori. “La Francia e la Germania sono fondamentalmente attaccate all’integrità della zona euro. Sono determinate a fare tutto il possibile per proteggerla”, si legge in un comunicato congiunto della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente Francois Hollande. Mentre Germania e Francia “sottolineano la necessità di applicare velocemente le decisioni prese dal Consiglio europeo del 28 e 29 giugno” gli investitori accelerano sugli acquisti, in attesa delle prossime mosse della Banca centrale e del Fondo monetario internazionale.

Parole che spingono al rialzo le borse. A fine seduta Milano, spinta dai bancari, registra infatti un progresso del 2,92% a 13.596,88 punti, mentre la Consob “tenuto conto delle perduranti condizioni di incertezza dei mercati finanziari”, ha prorogato fino al 14 settembre il divieto delle vendite allo scoperto sui titoli del settore bancario e assicurativo, introdotto il 23 luglio scorso e in scadenza oggi. Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi continua a flettere, complice l’asta odierna di Bot a sei mesi per 8,5 mld con una buona domanda e tassi in calo. Il differenziale, dopo aver toccato un massimo di 485 punti e un minimo di 448, chiude a quota 456, valore che porta il rendimento dei nostri titoli al 5,95%.

Si restringe la distanza dello spread fra i Btp e i Bonos spagnoli: per i titoli di Madrid il differenziale scende a 534 punti, mentre continua la salita del rendimento dei Bund, cresciuto di 7 punti fino all’1,39%. A mettere le ali la piazza di Madrid (+3,91%) sono le rassicurazioni del governo. La Spagna non ha intenzione di chiedere aiuto ai suoi partner europei, anzi, “il salvataggio non è neppure un’opzione” considerata, ma “è scartata” a priori, assicura il vice primo ministro, Soraya Saenz de Santamaria. “Di fronte alle grandi sfide su più fronti, la spinta del governo sulle riforme è stata forte” ma “le prospettive sono molto difficili” è invece il giudizio del Fondo Monetario Internazionale in merito alle prospettive dell’economia spagnola.

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