Rodman: “Nei Bulls eravamo come rockstar”

CARACAS – Il suo arrivo alla conferenza stampa che ha presentato l’evento ‘Monstruos NBA’ è stato da vera star di Hollywood, anzi da presidente, per il numero di bodyward che aveva, addirittura quattro. Stiamo parlando di Dennis ‘il verme’ Rodman, un ‘giovanotto’ alto neanche due metri considerato il ‘bad boy’ della NBA targata anni ’90.

Sette anni in campo con i Detroit Pistons per sette anni e due anelli vinti, poi i San Antonio Spurs, quindi i leggendari Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen: tre anelli. Da lì, parabola di carriera discendente ai Los Angeles Lakers e ai Dallas Mavericks. In tutto quel lungo periodo è riuscito, nonostante l’altezza, ad essere eletto per sette volte Miglior Rimbalzista della Lega (media: 13,1 a partita), per due volte Miglior Difensore, e ad essere convocato per un paio di All Star Games.

Durante il suo intervento, Rodman ha parlato dello spettacolo di questo fine settimana:
– E’ la mia prima visita in Venezuela, negli ultimi giorni abbiamo visitato Costa Rica e Panama. A dir la verità i viaggi sono stati un po’ estenuanti ma siamo pronti per giocare e dare al pubblico locale un bellissimo spettacolo.

Il ‘verme’ ha poi parlato dell’unico venezuelano che ha vinto un titolo della NBA, Carl Herrera.

– Carl è stato un buon giocatore, ha avuto un’ottima carriera sopratutto con gli Houston Rockets, in quella squadra c’erano campioni come Olajuwon e Drexler, che ci hanno presi letteralmente ‘a calci nel sedere’ nel ’95.

Il suo apprezzo verso l’ex stella della vinotinto è tale che per il suo stile di gioco compara quest’ultimo con Pippen, per essere un grande rimbalzatore che ben sapeva gestire la palla.

Rodman ha anche parlato del suo periodo migliore, quello con i Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen:
– Quella squadra era come una rock band, facevamo divertire il pubblico, tra di noi c’era molta sincronizzazione e andavamo tutti d’accordo.

E’ stato anche chiesto quale tra i due Dream Team, quello del 1992 e quello attuale, fosse il migliore:
– Non ci sono comparazioni, entrambi sono ottimi e hanno giocatori che possono essere determinanti in una partita, che qualsiasi allenatore vorrebbe avere nel suo roster.

I campioni della NBA anni Novanta approfitteranno dell’occasione anche per visitare l’ospedale San Juan de Dios e dare una ‘lezione’ di pallacanestro ad alcuni bambini. Il ‘bad boy’ parla dell’iniziativa dicendo: – Voglio che questa lezione aiuti i bambini a vedere i campioni dei parquet da vicino, affinché si impegnino per un giorno riuscire ad imitarci o addirittura superarci. Insomma: che riescano a fare il salto dal campetto di paese ai parquet della NBA.

Oggi i tifosi che andranno al Poliedro di Caracas avranno la possibilità di vedere la rockstar Rodman dal vivo. Capricci permettendo…

Fioravante De Simone

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