Romney ahi ahi ahi! In rete i conti segreti alle Cayman

WASHINGTON – “Dentro lo schema di Romney delle Cayman per svicolare le tasse”. E’ questo il titolo che Gawker, sito il cui motto è “il gossip di oggi sarà la notizia di domani”, ha scelto per l’articolo in cui riferisce delle “950 pagine di documenti interni finanziari” che ha ottenuto relativi al patrimonio del candidato repubblicano Mitt Romney.

E soprattutto “alle 21 entità dai nomi criptici in cui Romney ha investito, come minimo, oltre 10 milioni di dollari fino al 2011”. Almeno la metà di queste società sono legate a Bain Capital, la società di private equity fondata da Romney nel 1984 e da lui diretta fino al 1999.

“Molte di queste società sono offshore – si legge ancora sul sito – fondi con base alle isole Cayman”. E nel loro insieme, conclude la presentazione del sito, questi documenti rivelano una “complessità profondamente opaca con cui Romney ha gestito la sua fortuna da 250 milioni di dollari”.
Subito dopo la pubblicazione di questi documenti, la Bain ha diffuso un comunicato per denunciare “la non autorizzata diffusione di dichiarazioni finanziarie riservate” e difendendo la “trasparenza” della società che si sottopone “regolarmente al controllo di revisori di conti”.

La campagna di Romney ha replicato con una dichiarazione che suona come una presa di distanza, affermando che “i beni del governatore sono gestiti come un blind trust” sottolineando che Romney “non controlla gli investimenti” che vengono fatti in base delle decisioni prese da un trustee.

Romney da parte sua rivendica il suo passato come manager della Bain Capital e di altre società di successo come un’esperienza che “mi aiuterà ad aggiustare la nostra economia, a creare posti di lavoro ed ottenere risultati a Washington”.

Per Mitt 0% preferenze tra elettori neri
Non finiscono qui i problemi per Romney che secondo un sondaggio indipendente fa registrare addirittura lo 0% di preferenze tra gli elettori neri in America. Che questi non fossero a favore del candidato repubblicano alla Casa Bianca si sapeva. Ma non si pensava che la percentuale di preferenze, secondo l’inchiesta di Wall Street Journal e Nbc, fosse pari addirittura allo 0%. Il 94% degli afroamericani voterà quindi per Barack Obama, il quale è il preferito anche di latinos (con un margine di 2 a 1 rispetto all’avversario), giovani sotto i 35 anni (Obama conduce per 52% contro 41%) e donne (51% contro 41%).

Battutaccia su Obama
A poche ore dall’apertura della Convention repubblicana di Tampa, in Florida, Mitt Romney ha poi provveduto a mandare su tutte le furie lo staff elettorale di Barack Obama con una battutaccia sul suo certificato di nascita, schierandosi implicitamente con i ‘birthers’, cioé chi sostiene che l’attuale presidente non è nato negli Usa ed è un usurpatore. “Nessuno mi ha chiesto il mio certificato di nascita”, ha scherzato Rommey ad un comizio nei pressi di Detroit, spiegando ai circa 5mila sostenitori presenti: “voi sapete che qui sono nato e cresciuto”. Ma per spazzare via ogni accusa da parte dei Democratici, un suo portavoce ha poi ricordato che Romney “è sempre stato convinto che il presidente è nato qui negli Stati Uniti”.

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