Obama: “Giovani non scoraggiatevi”, Ryan: “Con noi lavoro per 12 milioni”

WASHINGTON – “Non scoraggiatevi, non abbiamo risolto i problemi in un attimo, e non lo faremo ma stiamo facendo progressi e con il vostro aiuto ne faremo ancora”. E’ l’appello rivolto ai giovani americani da Barack Obama che, rispondendo durante l’intervista sul sito Reddit alla domanda di un giovane laureato preoccupato per le difficili prospettive di lavoro e per il peso dei debiti d’onore contratti per studiare, riconosce che “e’ difficile per chi si e’ appena laureato” e che “se le prospettive a lungo termine sono ottime, questo non aiuta nel breve termine”.

Repubblicani
Se torneranno alla Casa Bianca, i repubblicani porteranno con sé un programma per creare 12 milioni di posti di lavoro in quattro anni. E’ questa la promessa fatta da Paul Ryan nel suo discorso alla convention di Tampa, assicurando che praticamente tutti gli americani che in questo momento stanno cercando lavoro – 12,8 milioni secondo i dati di luglio con una disoccupazione all’8,3% – saranno occupati entro la fine del primo mandato di Mitt Romney.
“Abbiamo un piano per un ceto medio più forte – ha detto il candidato alla vice presidenza – con l’obiettivo di creare 12 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi quattro anni”.

Ryan, nel suo discorso alla conquista dei Repubblicani, tratteggia un durissimo ritratto della presidenza di Barack Obama. “Tutto è iniziato con discorsi esaltanti, l’entusiasmo di qualcosa di nuovo. Ora tutto quello che è rimasto è una presidenza alla deriva, che sopravvive con slogan ormai stanchi, cercando di afferrare l’attimo già passato, come una nave che cerca di veleggiare con il vento del giorno prima”.

Il discorso del presidente della commissione Bilancio della Camera, ideologo e voce del Tea Party che vede in tagli drastici ed inclementi alla spesa pubblica l’unica ricetta per far ripartire la locomotiva Usa, è stato tutto incentrato sui problemi dell’economia e dell’alto tasso di disoccupazione e su quelle che ha definito le politiche fallimentari dell’amministrazione Obama per cercare di contrastarli.

Ryan, che ha 42 anni e viene considerato il primo esponente della cosiddetta “generation x” a candidarsi in un ticket presidenziale, nell’accettare la candidatura si è impegnato a nome della sua generazione: “io accetto la sfida per la mia generazione di consegnare ai nostri figli l’America che ci è stata data, l’opportunità per i giovani e la sicurezza per gli anziani, e so che siamo pronti”.

I delegati al Tampa Times Forum hanno risposto con entusiasmo alle parole di Ryan, facendo sperare allo staff di Mitt Romney che ora nei sondaggi si possa registrare quel passo in avanti che finora la scelta di Ryan, annunciata lo scorso 11 agosto, non ha fatto registrare.

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