Premier: “Crescita dal 2013, pian piano ridurremo l’austerity”

MILANO – L’Italia tornerà a crescere “nel 2013. Questa è la mia attesa”. E’ ottimista per l’uscita dalla crisi il premier Mario Monti ai microfoni di Class Cnbc, nell’intervista esclusiva per l’Italia trasmessa ieri sera.

– Sono fiducioso nel ritenere – aggiunge – che la parte del programma relativa all’austerità si ridurrà gradualmente. Serviva ridurre rapidamente il deficit. Quando l’anno prossimo l’Italia raggiungerà l’obiettivo di un bilancio in equilibrio nei termini di un aggiustamento ciclico, allora bisognerà restare su questa strada, ma non si dovrà più essere sottoposti al trattamento necessario per imboccarla.

Nel lungo termine, spiega Monti, “l’Italia sarà uno dei primi paesi nell’Unione Europea a raggiungere l’equilibrio di bilancio”.

– E’ vero che abbiamo un elevato rapporto debito/Pil ereditato dal passato. Lo ridurremo gradualmente. E’ però chiaro che una volta che i mercati realizzeranno che il paese ha completamente modificato il suo comportamento sul fronte del bilancio e che è sulla strada della disciplina fiscale – spiega il premier – allora riusciranno a rapportarsi meglio anche a questo stock di debito elevato ereditato dal passato.

Per Monti la crescita “avverrà attraverso un declino dei rendimenti dei titoli di stato italiani, poiché questi tassi d’interesse elevati e persistenti non riflettono ancora i nuovi e migliori fondamentali dell’economia e delle finanze pubbliche italiane, penalizzando sia il governo che ha dovuto pagare alti tassi d’interesse sul proprio debito sia le banche a causa dell’elevato costo del credito”.

– Spero – conclude – che ciò possa già verificarsi in un orizzonte di breve – medio periodo e non nel lungo termine. Se i tassi, come già sta avvenendo, continueranno a calmierarsi, vi sarà infatti più spazio per investimenti e crescita. In secondo luogo ci auguriamo che anche l’economia internazionale inizi a recuperare terreno. Stiamo svolgendo una profonda spending review nell’ambito dell’amministrazione pubblica italiana, il cui obiettivo è precisamente evitare di dover aumentare l’Iva nei prossimi trimestri o nel prossimo anno – spiega il premier italiano – . Questa – aggiunge – fu una necessità che dovemmo introdurre a livello legislativo all’inizio del nostro governo, nel novembre del 2011 come parte del contenimento del bilancio per infondere fiducia nei mercati, ma tale esercizio di spending review in atto sta ora offrendoci risorse alternative che possono evitarci di dover incrementare l’Iva. Questo è il nostro obiettivo. Ritengo inoltre che riusciremo ad evitare anche altri incrementi della pressione fiscale.

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