Columbus Day, Obama: “Importante contributo degli italo-americani”

WASHINGTON  – “Io, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d’America, proclamo l’8 ottobre 2012 “Columbus Day”. Invito la popolazione degli Stati Uniti a dedicare a questa giornata le consuete celebrazioni ed attività. Ordino anche che la bandiera degli Stati Uniti sia issata in tutti i palazzi pubblici, in onore della nostra storia e di tutti coloro che hanno contribuito a formare questa Nazione”.
È stato lo stesso presidente Usa, Barack Obama ad ufficializzare sabato scorso le celebrazioni del Columbus Day, con cui gli Stati Uniti ricordano ogni secondo lunedì di ottobre la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Celebrazioni che raggiungeranno il loro apice a New York con la tradizionale parata a New York.
Nel suo proclama ufficiale, Obama ha ricordato come l’approdo di Cristoforo Colombo in America il 12 ottobre del 1492, frutto di “un viaggio pericoloso attraverso l’Oceano, lungo dieci settimane”, abbia vita “ad incontri ed eventi che avrebbero cambiato drasticamente il corso della storia”.
– Oggi – ha affermato ancora Obama – ricordiamo il coraggio e lo spirito innovativo che hanno condotto Cristoforo Colombo ed il suo equipaggio, da un porto spagnolo fino al Nord America: noi oggi celebriamo il nostro retaggio come popolo nato da storie e tradizioni diverse. Quando gli esploratori gettarono l’ancora nelle Bahamas, – ha sottolineato il Presidente americano – incontrarono popolazioni indigene che abitavano l’emisfero occidentale da millenni.
E proprio per non dimenticare “i tragici eventi che le comunità tribali sopportarono negli anni a seguire”, Obama ha voluto commemorare anche “i numerosi contributi che i nativi hanno reso all’esperienza americana”.
– Da quel fatico giorno di ottobre del 1492, – ha proseguito – innumerevoli pionieri americani hanno fatto proprio lo stesso spirito di scoperta che ha guidato Cristoforo Colombo dalla Spagna alla volta dell’ignoto. Ingegneri ed imprenditori, marinai e scienziati, esploratori e reporter, tutti hanno lavorato per ampliare la comprensione del tempo e dello spazio in cui viviamo e di chi siamo oggi. In questo 520mo anniversario dalla spedizione di Colombo in Occidente, – ha esortato Obama – continuiamo a guardare avanti con rinnovata determinazione verso le nuove frontiere del domani.
Il presidente nordamericano ha ricordato:
– Originario di Genova,   Cristoforo Colombo ha ispirato generazioni di immigrati italiani, che seguirono i suoi passi. Oggi, dunque, – ha concluso – dedichiamo del tempo per celebrare gli innumerevoli contributi che generazioni di italo-americani hanno reso al Paese. Per tutto il 2013, l’Italia commemorerà questa ricca eredità e i durevoli legami tra i nostri Paesi, attraverso l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
Soddisfazione per il discorso pronunciato da Obama è stata espressa dal nostro ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Le parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama sull’importante ruolo svolto dalla comunità italo-americana negli States sono infatti secondo Terzi “una prova della grande amicizia che l’amministrazione Obama, il presidente personalmente e tutto il popolo americano hanno verso il nostro Paese e dell’apprezzamento per lo straordinario contributo che gli italiani d’America hanno dato e continuano a dare in tutti i settori alla societa’ americana”.
– Si tratta – prosegue Terzi – di un tributo alla grande comunità italo-americana e all’importanza che le loro radici culturali continueranno ad avere, contribuendo a rinforzare ulteriormente il ricco terreno delle relazioni tra Stati Uniti e Italia. Il 2013 – ricorda ancora il titolare della Farnesina – sarà l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti e l’esplicito riferimento che il presidente Obama ha voluto fare a questo importantissimo appuntamento, conferisce al ricco calendario di iniziative già in programma e che si stanno organizzando un valore ancora maggiore quale momento di incontro tra le istituzioni e le società dei nostri due Paesi.

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