Camusso: “Governo miope, risposte o sciopero”

ROMA  – Un governo che si sta muovendo in modo ‘’miope’’, che alle ‘’domande non ha risposto’’: il leader della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell’incontro dell’esecutivo con le parti sociali a Palazzo Chigi sulla legge di stabilità, poi all’esame del Cdm, critica l’assenza di indicazioni precise sui provvedimenti da attuare. Necessarie, dice, per un giudizio compiuto. Ma – è la sua linea – ‘’se non ci saranno risposte su reddito e lavoro’’ in questa legge, ‘’andremo avanti con la mobilitazione fino allo sciopero generale’’: intanto c’è la manifestazione nazionale in piazza San Giovanni a Roma, il 20 ottobre, proprio sul lavoro che va rimesso al centro, ‘’prima di tutto’’.
La Cisl di Raffaele Bonanni frena sull’eventualità di uno sciopero, privilegiando piuttosto una ‘’vigilanza continua’’. Apprezza lo stop all’aumento dell’Iva, ma chiede che ora si ‘’abbassino le tasse sui redditi di lavoratori e pensionati per far ripartire i consumi, oggi troppo bassi’’.
Anche la Uil lamenta come dal governo siano arrivate solo ‘’dichiarazioni di cortesia, titoli’’, con l’illustrazione di ‘’obiettivi senza cifre e senza dettaglio’’. Tutti i sindacati, però, si dicono contrari allo stop anche dell’indennità di vacanza contrattuale (il recupero dell’inflazione al 50%) per i dipendenti pubblici per il 2013 ed il 2014: per loro è già confermato il blocco dei rinnovi contrattuali fino al 2014. Parlano di un segnale ‘’negativo’’, ancora una volta a danno dei lavoratori. Positivo, invece, il giudizio sulla Tobin tax, tra i canali per finanziare la legge di stabilita’: la tassa sulle transazioni finanziarie quanto ‘’più larga è, più efficace sarà’’, dice Bonanni. Ma tra gli obiettivi della legge di stabilità c’è anche la produttivita’: un obiettivo in linea anche ‘’sui tempi’’ con il confronto delle parti sociali, evidenzia il premier Mario Monti, che chiudendo la riunione con le parti sociali si dice soddisfatto del ‘’clima di volonta’’’ dimostrato e che ‘’siano vicine’’ ad un accordo. In relazione al quale, il governo mette sul piatto le risorse per la detassazione del salario di produttivitá al 10%.
– Siamo soddisfatti per la conferma del governo di incentivarli, se troveremo un accordo che noi auspichiamo nei prossimi giorni – sottolinea Bonanni. Parla di ‘’buona notizia’’ la Uil.
E proprio in vista dell’obiettivo di un Patto per la produttivitá in tempi brevi (il governo vorrebbe entro il 18 ottobre, per il vertice Ue), le associazioni di impresa – Confindustria, Rete imprese Italia, Abi, Ania e Alleanza delle cooperative – ieri sera si sono incontrate per circa due ore: un confronto ‘’molto costruttivo’’, commenta Confindustria. Per il presidente di Rete imprese, Giorgio Guerrini, ‘’é ancora presto’’ per una proposta comune da presentare ai sindacati, ma e’ ‘’fiducioso’’.

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