Il sindaco indigeno Auki Tituaña candidato alla vicepresidenza

QUITO – È già definito l’Henrique Capriles dell’Ecuador – in riferimento al volto nuovo delle recenti presidenziali venezuelane – il banchiere Guillermo Lasso che ha confermato l’intenzione di correre alle elezioni del prossimo 17 febbraio, scegliendo come compagno per la vice-presidenza Auki Tituaña, primo sindaco indigeno della storia del paese andino. Lasso, che si presenta con il movimento ‘Creando Oportunidades’ (Creo), ha annunciato di aver scelto Tituaña in quanto “uomo di solidi principi, un ecuadoriano con un curriculum impeccabile al servizio del paese”.
Insieme, ha detto Lasso, “sappiamo come procedere verso un Ecuador che dia possibilità a tutti, in cui primeggino l’unità, il dialogo, la ricerca di consenso”. L’ex banchiere ha reiterato l’impegno, in caso di vittoria, a ridurre le imposte e ad aprire il paese al mercato internazionale “firmando accordi commerciali con il più alto numero di nazioni possibile a cui poter vendere i nostri prodotti e servizi”.
Lasso se la vedrà certamente con Alberto Acosta, ex ministro del presidente uscente, il socialdemocratico, Rafael Correa, oggi tra i suoi più strenui critici: Acosta, già a capo anche dell’Assemblea Costituente, è stato designato per la corsa alla massima carica dello Stato dalla ‘Coordinadora Plurinacional por la Unidad de las Izquierdas’.
Correa, imbattibile secondo i sondaggi, non ha ancora formalmente confermato la sua candidatura per ‘Alianza País’.

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