Camacho: è morte cerebrale

ROMA  – Ex campioni del ring, a volte autentici fuoriclasse, nei guai con la giustizia, dall’altare alla polvere, da idoli a galeotti. A volte il cammino della gloria sportiva prende una brutta piega e porta fra gli sconfitti dalla vita: l’ultimo caso è quello di Hector ‘Macho’ Camacho, campione del mondo in tre diverse categorie e personaggio unico nel variopinto mondo della boxe. Era quello che si presentava sul ring vestito da centurione romano o da Tarzan e poi stendeva gli avversari. E anche quando non vinceva dava vita a sfide memorabili contro rivali del calibro di Roberto Duran, Oscar De La Hoya, Julio Cesar Chavez, Sugar Ray Leonard, Felix Trinidad e Ray ‘Boom Boom’ Mancini.

Ora e’ in stato di morte cerebrale, e per lui si parla già di donazione degli organi, dopo che l’altra era rimasto coinvolto nella sparatoria in cui era rimasto ucciso l’amico che era in auto con lui, il narcotrafficante Alberto Yamil Mojica, compagno di vita spericolata di un ex fuoriclasse che meditava anche un clamoroso ritorno sul quadrato, a 50 anni.

Pochi giorni prima, sabato scorso, era toccato al 19enne Alessio Marinelli, un anno fa campione italiano under 18 dei mediomassimi, giustiziato a colpi di pistola in una piazza di Grottaglie, nel tarantino, per un regolamento di conti. Esistono anche storie al contrario perchè qualcuno ha fatto il percorso inverso, passando dal ruolo di carcerato per rapina a mano armata a campione del mondo dei pesi massimi, come Sonny Liston. Che comunque ha fatto una brutta fine, visto che venne trovato morto in un albergo di Las Vegas e si parlò di esecuzione da parte della mafia. A riprova che non sempre il successo sul ring è garanzia di futuro fortunato. La lista degli eroi della boxe protagonisti di storie maledette e lunga e comprende nomi come, fra gli altri, quelli di Carlos Monzon e Mike Tyson: il primo condannato al carcere a vita per la morte della moglie, l’altro per stupro.

In tragedia è finito il caso di Edwin Valero, idolo venezuelano che in carcere si è suicidato: era finito dietro le sbarre per aver ucciso a coltellate la fidanzata. Tre volte campione del mondo, come ‘Macho’ Camacho, è stato anche il grande Alexis Arguello, che sceso dal ring si diede ad una fortunata carriera politica, finita con il suicidio avvenuto in circostanze poco chiare nel luglio del 2009. Nello stesso mese e anno è morto un altro ex campione del mondo, l’italo-canadese Arturo Gatti, ucciso dall’amante brasiliana a cui aveva intestato una ricca assicurazione sulla vita. In precedenza era stato lui ad aver avuto guai con la giustizia per aver picchiato lei, l’allora 23enne Amanda Rodrigues. Il pugile messicano Agustin ‘Mitraglia’ Lorenzo venne invece ucciso a coltellate durante un tentativo di rapina a Tabasco. Morte violenta, sempre in Messico, anche per Mike Espinosa, Jesus Bebè Gallardo e Ricardo Arredondo, mentre per il fuoriclasse dei pesi piuma Salvador Sanchez la fine ufficiale fu un incidente automobilistico, ma c’è chi sostenne che la Porsche fosse stata sabotata.

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