Da Montreal un nuovo appello: garantire il diritto di voto

MONTREAL – La macchina organizzativa delle elezioni è già in movimento, ma 140mila italiani ancora non sanno se potranno esercitare il diritto di voto: sono i cittadini residenti in Canada.
A lanciare l’allarme oltreoceano, mentre se ne inizia a discutere seriamente anche in Italia, è stato Giovanni Rapanà, rappresentante del Cgie a Montreal, in una conferenza stampa  proprio nella popolosa metropoli del Quebec.
Rapanà è inoltre firmatario di una lettera – scritta insieme agli altri consiglieri Cgie canadesi Carlo Consiglio di Toronto, Rocco Di Trolio di Vancouver e Domenico Marozzi di Edmonton – al primo ministro del Canada, Stephen Harper, ed al ministro per l’Immigrazione ed il Multiculturalismo, Jason Kenney.
– A pochi giorni dalla dichiarazione ufficiale dell’avvio del procedimento elettorale in Italia, il Canada non ha ancora approvato la convenzione che garantirebbe ai nostri connazionali di potere votare – ha spiegato Rapanà –. In mancanza di tale atto, il Canada, in cui vive una numerosa e vivace comunità italiana, sarebbe l’unico Paese al mondo in cui agli italiani non verrebbe garantito il diritto di voto alle elezioni del loro Paese d’origine. Sarebbe un’ingiustizia evidente, tanto che lo scorso 7 dicembre l’Assemblea del Quebec ha votato all’unanimità una mozione con cui si chiede di garantire agli italiani il diritto di voto. Quello che poniamo in essere è un impegno bipartisan perché tutti gli italiani, quale che sia il loro orientamento politico, possano esprimersi.
Il Canada è parte di una grande circoscrizione elettorale che comprende tutto il Nord America e di cui fanno parte anche Stati Uniti, Messico e Paesi caraibici. Tre sono i parlamentari eletti in questa circoscrizione: due deputati ed un senatore. Nelle precedenti elezioni legislative, quelle del 2008, ne vennero eletti due in Canada (uno a Montreal ed uno a Toronto) ed uno negli Stati Uniti, a Filadelfia.
– L’Italia – ha concluso Rapanà – non ha mai impedito di votare ai cittadini canadesi residenti in Italia: anche per il principio di reciprocità ci auguriamo che il Governo canadese risponda favorevolmente alla nostra richiesta di garantire, in maniera definitiva, l’esercizio del diritto di voto.
Ad oggi, infatti, il Canada ha autorizzato, a differenza della maggior parte degli altri Paesi, soltanto singole elezioni: manca un atto con cui non si renda più necessaria un’autorizzazione per ogni elezione, e che disciplini una volta per tutte l’accesso al voto per i cittadini di origine italiana

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