Usa, Hillary non chiude la porta al 2016

NEW YORK  – Hillary Clinton non chiude la porta a un suo futuro politico e ad una possibile discesa in campo nella corsa alla Casa Bianca nel 2016. Nell’attesissima intervista a ’60 Minutes’ insieme al presidente americano Barack Obama – andata in onda sulla Cbs – l’ex First Lady non risponde alla domanda più delicata. Ma così facendo non smentisce nemmeno le voci sempre più insistenti su un suo possibile impegno in vista delle prossime elezioni presidenziali. E come se non bastasse, l’attuale Commander in Chief – che liquida l’ipotesi Hillary alla Casa Bianca con una battuta – sembra in realtaà ‘sponsorizzare’ l’ex rivale, elogiandola come mai accaduto in passato.

– L’inaugurazione è stata quattro giorni fa e già pensate al 2016. Voi della stampa siete incorreggibili – ha scherzato Obama nel corso dell’intervista, la prima del presidente insieme ad una persona che non sia la moglie Michelle.

– Sono ancora segretario di Stato e sono fuori dalla politica. Mi è vietato addirittura sentire queste domande – gli ha fatto eco Hillary.

Ma il segretario di Stato uscente ha sgombrato il campo da ogni dubbio su un suo eventuale disimpegno.

– Sia io che il presidente – ha sottolineato – teniamo molto a quello che succederà al nostro Paese in futuro. E non penso che né io né il presidente possiamo fare previsioni su quello che accadrà domani o il prossimo anno. Insomma, non ci sono fondi di caffè da leggere. Al massimo c’è un po’ d’acqua –  ha sorriso il segretario di Stato.

Hillary, intanto, ha rassicurato anche sul suo stato di salute, considerato durante il ricovero di fine anno uno dei motivi che avrebbero potuto allontanare una sua possibile candidatura.

– Sto bene, ho ancora qualche strascico, come gli occhiali, ma sto bene. Sono stata fortunata – ha spiegato a proposito della commozione cerebrale procuratasi a causa di uno svenimento. Commozione che le ha anche provocato una minaccia di trombosi al cervello.

I tempi in cui l’ex candidata alla presidenza nel 2008 gridava ‘Shame on you Obama!’, ‘vergognati Obama’, sono lontanissimi. Nel corso dell’inedita intervista congiunta Obama e Hillary si sono scambiati complimenti a non finire.

– Siamo grandi amici – ha affermato il presidente, confessando che al governo le mancherà molto.

– Ci capiamo al volo, molte volte anche senza parlare – ha incalzato Hillary. E tutti i media americani oggi mettono in risalto proprio quanto sia cambiato in quattro anni il rapporto tra i due.

– Ero un ammiratore di Hillary anche prima delle primarie e delle elezioni del 2008 – confessa ora Obama:

– Ha uno straordinario talento ed era già una figura di calibro internazionale adatta per fare l’ambasciatrice degli Stati Uniti.

Per questo l’attuale presidente l’ha scelta come segretario di Stato.

– Se avessi vinto io le elezioni avrei chiesto al presidente di far parte della mia squadra – ha rivelato contraccambiando Hillary – e visto che io lo avrei voluto, non ero nella posizione di rifiutare la sua offerta di nomina.

Intanto la Clinton chiuderà il suo incarico al Dipartimento di Stato con una ‘Townterview’ globale, a metà strada tra il comizio (‘townhall’) e l’intervista tv (‘interview’) con i media di tutto il mondo. L’iniziativa, in programma al Newseum di Washington, sarà l’ultimo momento di confronto tra l’ex First Lady e la stampa, prima del suo addio a Foggy Bottom, il quartiere che ospita il Dipartimento di Stato, il primo febbraio. Hillary risponderà alle domande poste da media di tutti i cinque continenti, secondo il format d’incontri inaugurato da lei stessa chiamato ‘People to People’

 

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