Il “riccometro” non passa Cdm decide il suo rinvio

ROMA  – L’approvazione del ‘riccometro’ è rinviata. Il Consiglio dei ministri non ha esaminato il provvedimento, così il nuovo strumento che l’esecutivo intende varare per fotografare la situazione reddituale e patrimoniale dei contribuenti dovrà ancora attendere per vedere la luce.

Ufficialmente, spiegano fonti governative, il rinvio è dovuto alla assenza di ”alcuni ministri”, in particolare il responsabile del dicastero del Welfare, Elsa Forenero. E comunque, viene aggiunto, ”si trattava soltanto di un avvio di discussione”. In realtà, il provvedimento non ha mai avuto vita facile.

Il governo, infatti, deve superare l’impasse dovuta all’opposizione di alcune amministrazioni regionali del Nord che hanno fatto pesare il proprio dissenso all’interno della Conferenza Stato-Regioni. E pare che sia stata propria questa opposizione a frenarne l’approvazione in Cdm.

– Si è valutata – riferiscono fonti dell’ex maggioranza – l’opportunità di non forzare la mano.

Dubbi sulla reale efficacia del provvedimento li hanno posti il Forum della Famiglia e la Regione Lombardia. Due ‘pesi massimi’, capaci di determinare gli equilibri della competizione elettorale.

– Cosi’ – viene spiegato in ambienti parlamentari- l’area cattolica e quella lombarda avrebbero fatto sentire tutto il loro dissenso. Da qui la decisione di prendere tempo. Per il momento – viene spiegato – la revisione dei criteri dell’Isee (è questo il nome ufficiale del ‘riccometro’) è soltanto rinviata. Il consiglio sarebbe dovuto iniziare alle 19 ma il protrarsi del precedente vertice sul futuro dell’Ilva ha comportato un ritardo, e quando il cdm è cominciato alcuni responsabili di dicastero erano già andati via ”per impegni precedenti”.

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