Clinton consegna a Kerry la mappa delle zone

WASHINGTON  – Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha consegnato al suo successore, John Kerry, la sua ‘road map’ per affrontare i temi più caldi attualmente sullo scacchiere mondiale: dalla crisi in Siria al nucleare iraniano, dall’Africa del Nord all’Afghanistan passando per la Corea del Nord. La Clinton ha fatto il punto così sulle questioni più pressanti parlando con un gruppo di giornalisti internazionali. Vediamole.

– SIRIA – Dopo 22 mesi di conflitto e almeno 60.000 morti, ”le peggiori previsioni su ciò che potrebbe accadere, sia dentro sia fuori la Siria, fanno parte ora del regno del possibile”, ha detto Clinton, assicurando di avere fatto ”da due anni tutto ciò che era possibile fare”.

Clinton ha accusato l’Iran di ”aumentare il suo appoggio” al regime e alle forze armate del presidente siriano Bashar al-Assad, ”con l’invio di più personale e … di armamenti”. Il segretario di Stato uscente ha inoltre puntato il dito contro la Russia, che ”continua a fornire assistenza finanziaria e militare” a Damasco. Clinton ha espresso tuttavia la sua ”speranza” che Mosca ”cambi” la posizione.

– NUCLEARE IRANIANO – Sul fronte del programma nucleare iraniano Clinton è favorevole al proseguimento della strategia americana del ”doppio binario”, che prevede l’imposizione di sanzioni economiche sempre più rigide contro Teheran per cercare di portarla al tavolo dei negoziati.

– Ma non penso che la finestra (dei negoziati) possa rimanere aperta ancora troppo a lungo – ha detto.

– COREA DEL NORD – La minaccia di Pyongyang di effettuare un nuovo test nucleare in segno di sfida agli Stati Uniti rappresenta ”il dossier prioritario e veramente preoccupante che sarà sulla scrivania del segretario di Stato (Kerry) al suo arrivo lunedì”, ha aggiunto Clinton, esprimendo soddisfazione per il fatto che la Russia e la Cina si sono unite agli Usa nell’imporre sanzioni più dure alla Corea del Nord.

– MALI E NORD AFRICA – Gli Stati Uniti hanno preso coscienza dopo l’attacco contro il consolato Usa di Bengasi, in Libia, l’11 settembre 2012 della forza degli islamisti armati nell’Africa del Nord e sub-sahariana, in particolare di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico. Preoccupa il traffico d’armi in tutta la regione.

– Questa è veramente per noi l’occasione di riunire attorno a un tavolo i paesi del Nord Africa, dell’Africa sub-sahariana, d’Europa e del Golfo per rafforzare i nostri sforzi coordinati – ha proposto. In Mali, dove gli americani appoggiano l’azione Francese ma si rifiutano di intervenire militarmente, il Segretario di Stato uscente ha accolto con favore la ”formazione di una coalizione” internazionale.

– AFGHANISTAN – Il ritiro militare degli Stati Uniti dall’Afghanistan alla fine del 2014 sarà uno degli argomenti spinosi del secondo mandato del presidente Barack Obama e Clinton è impegnata a continuare a lottare per la condizione delle donne, una delle principali cause che ha difeso durante la sua guida della diplomazia americana.

– Il benessere delle donne e delle bambine in Afghanistan continua ad essere un fonte di preoccupazione per gli Stati Uniti – ha sottolineato, annunciando che manterrà la co-presidenza del Consiglio americano-afghano per le donne, con sede a Washington.

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