Debacle Milan a Barcellona

BARCELLONA – Un anno fa il Milan arrivò a un pelo dal vanificare un 4-0 sull’Arsenal. Questa volta, contro ben altro avversario, ha dilapidato un 2-0 frutto della lezione di calcio di San Siro. Dall’altra parte, infatti, c’era ben altra squadra. Un Barcellona che, questa volta, se l’è giocata sul serio. Ritmi altissimi, pressing forsennato e un Lionel Messi tirato a lucido. Uno spettacolo degli occhi che ha messo a ferro e fuoco i cugini brutti della squadra vista tre settimane fa a Milano. Nel ritorno degli ottavi di Champions League finisce 4-0 per i catalani. Il Milan esce di scena, il Barcellona vola ai quarti. E dire che per alcuni erano già finiti.

Che sia un’altra storia rispetto all’andata si capisce subito. Tempo di scendere in campo, notare una scenografia da brividi e vedere come gioca il Barcellona. Solito “tiki-taka”, ma con ritmi decisamente superiori. E al5’, ecco che Messi sfata la maledizione. Triangolo meraviglioso con Xavi al limite dell’area, palla sul sinistro in un fazzoletto e botta sotto l’incrocio a giro. Primo gol su azione contro una squadra italiana e Milan già sotto alla prima occasione concessa. Se è vero che i blaugrana giocano decisamente meglio rispetto all’andata, è vero anche che altrettanto fanno i rossoneri. In peggio, ovvio. Perché le occasioni in ripartenza ci sarebbero anche, ma gli errori in fase di rilancio sono notevoli, sintomo del “miedo escenico” del Camp Nou. Il Barcellona, così, fa la partita in lungo e in largo. Dopo13’Abbiati salva i rossoneri su un gran destro da fuori di Iniesta, bissando al17’su Xavi. Alla mezz’ora i catalani rifiatano e il Milan ha la chance del secolo. Mascherano perde palla a centrocampo, Niang entra dentro come un proiettile. E spara la conclusione in porta. Palo, incredibile palo (38’). A cui però Messi risponde a modo suo. Esterno di Iniesta sul ribaltamento di fronte, altro sinistro in un fazzoletto dell’argentino e altra conclusione mortifera su cui non può nulla Abbiati. È la mazzata dal 2-0 che porta le squadre all’intervallo e, potenzialmente, anche ai supplementari.

Allegri non cambia nulla durante l’intervallo e, con ogni probabilità, non sveglia nemmeno i suoi. Che, infatti, tornano in campo passivi quanto nel primo tempo. Il gol del Barcellona è nell’aria. Al48’Messi spaventa Abbiati dopo aver rubato palla a Constant, al55’Villa sfrutta un recupero di Mascherano su un imbarazzante Ambrosini e colpisce con un sinistro a giro che vale il 3-0. È la mazzata definitiva, perché il Milan non reagisce più e il Barcellona va in modalità gestione. A questo punto, però, Allegri si accorge di alcuni aggiornamenti piuttosto ovvi. Fuori Ambrosini e Niang, dentro Muntari e Robinho (60’), con anche Bojan per Flamini (74’). I rossoneri finalmente tengono palla in attacco e solleticano la retroguardia di casa. L’occasione migliore è all’82’, quando Bojan salta Piqué e mette Robinho in porta. Alba, però, ci mette una pezza e salva la baracca. Ancora meglio fa al92’, quando Muntari perde la palla sugli sviluppi di una punizione abbozzata da Robinho e il Barcellona riparte in contropiede. Arriva Alba e cala il poker, quello che chiude la sfida e spedisce i catalani ai quarti di finale. Al Milan non resterà che guardarli in tv.

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