L’Argentina è in festa per il nuovo Papa Jorge Bergoglio

Giuditta Tazzi

ROMA: – L’Argentina è in festa per il nuovo Papa Jorge Bergoglio. Con un entusiasmo pari a quello riservato alle vittorie dei campionati mondiali di calcio, migliaia di persone si sono riversate in strada e in tantissimi hanno seguito la messa celebrata nella Cattedrale di Buenos Aires, ubicata di fronte alla storica Plaza de Mayo.

Presidenti di tutti i paesi latinoamericani hanno espresso la loro soddisfazione per una nomina che considerano di grande importanza per tutta la regione. Rafael Correa in Ecuador ha espresso la sua allegria in un twitter in cui dice “Abbiamo un Papa latinoamericano! Viviamo momenti storici senza precedenti! Viva Francesco I”

Anche Manuel Santos, Presidente colombiano ha inviato un twitter esprimendo la sua soddisfazione. “Salutiamo Papa Francesco I, il primo Papa latinoamericano” ha scritto Santos. Dal Messico il capo di Stato Enrique Peña Nieto, usando come gli altri i mezzi di comunicazione online ha detto che si augura di intraprendere con il nuovo Pontefice una “relazione cordiale e vicina” e ha salutato “con rispetto e affetto il Papa Francesco I, capo dello Stato Vaticano”.

Espressioni di allegria per la nomina di Francesco I sono arrivati anche dalla Confederazione dei vescovi brasiliani, dalla chiesa cubana e da quella uruguayana.

All’interno della nostra emigrazione non si è fatto aspettare il commento di Fabio Porta, deputato italo-brasiliano del Pd rieletto per la seconda volta, che ha detto “Sono molto contento” per l’elezione di papa Francesco I “speravo che il papa arrivasse da oltreoceano, dove si vive in modo molto forte l’esperienza religiosa, ma dove ci sono anche molti drammi e grandi contraddizioni”.  Per poi proseguire:  “Il nome che ha scelto mi emoziona, perché richiama le origini della Chiesa ed è motivo di “orgoglio” e di “grande emozione” per la comunità italiana in Sud America profondamente cattolica. Sono loro  – aggiunge Porta – che hanno fatto crescere la Chiesa e la religiosità. Bergoglio con i suoi interventi sociali, in particolare, rappresenta la parte migliore della Chiesa in Sud America”. Una bella notizia anche per la prossima Giornata mondiale della Gioventù che si terrà in Brasile, a Rio de Janeiro: “Avere lì un Papa latinoamericano e di origine italiana – conclude Porta – sarà motivo di grande orgoglio per tutti”.

Il vicesegretario del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), l’argentino Francisco Nardelli ha detto “Per tutti noi è una grande gioia la scelta di un papa latinoamericano e argentino”.

“Sarà un’opportunità di svolta per la Chiesa – ha aggiunto Nardelli – un Papa di aria così massicciamente cattolica penso sia una cosa di rilievo e di grande importanza” e segna il “futuro della Chiesa che sarà chiamata a rivedere le posizioni più tradizionaliste e uscirà dal romacentrismo”. Papa Bergoglio è “una persona molto vicina a tutti noi e ai più deboli anche in tempi difficili – sottolinea Nardelli – e rappresenta per tutti la figura del buon pastore per la nostra comunità”. Riguardo alla scelta del nome, Francesco, secondo il vicepresidente del Cgie potrebbe rappresentare “un segno verso la Chiesa chiamata all’umiltà e all’attenzione verso i più deboli” anche “conoscendo il suo operato in Argentina”.