Napolitano: “Non lascio. Il governo c’é

ROMA – Il governo di Mario Monti é pienamente operativo e a breve varerá una serie di provvedimenti anti-crisi; io resteró fino all’ultimo giorno del mio mandato nell’interesse nazionale e per adesso si lascia decantare il quadro politico dando a due gruppi ristretti – uno politico-istituzionale e l’altro economico-sociale – il compito di individuare alcuni punti programmatici sui quali far confluire le forze politiche. Eccolo il governo del presidente, l’uovo di Colombo di Giorgio Napolitano che questa mattina ha di fatto ‘commissariato’ i partiti in attesa che prevalga quel ”senso di responsabilitá” che da settimane il capo dello Stato chiede, inascoltato.

Il presidente conferma di aver vagliato in questi giorni ”tutte le alternative”, compresa quella estrema delle sue dimissioni pur di sciogliere il rebus della governabilitá e dare il prima possibile un Governo al Paese. Giorgio Napolitano conferma che il voto anticipato non é nelle sue carte e probabilmente neanche nella sua volontá.

– E’ una questione che non mi interessa. Io sono in pieno semestre bianco, non mi interesso di problemi che non posso affrontare – ha infatti risposto ai giornalisti che gli chiedevano se a questo punto non fosse meglio indicare un voto ad ottobre.

Quindi si ricomincia da zero: giá nel pomeriggio si sapranno i nomi delle personalitá istituzionali che comporranno i due “gruppi ristretti” che hanno l’obiettivo di formulare “precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche”.

Le due ‘task force’ – si potrebbero chiamare anche ‘gruppi di saggi’ – si insedieranno giá martedí prossimo. A marcare la differenza rispetto a ieri é anche la totale autonomia con la quale il presidente sceglierá le ‘personalitá’ chiamate a ripulire le scorie politiche attraverso l’individuazione di pochi punti convergenti. I due gruppi di lavoro non hanno neanche vincoli di tempo: il capo dello Stato non ha voluto rischiare di ritrovarsi ‘impiccato’ ad una tempistica suicida. Al punto che, si é appreso, le due commissioni potrebbero riferire i risultati dei loro sforzi anche al futuro presidente della Repubblica. E se molti tra tutte le forze politiche, soprattutto in queste ultime settimane, si auguravano una velocissima uscita di scena del Governo dei tecnici, bene, ecco che il perdurare dei veti incrociati ha riportato in sella il professore. Il Governo Monti è “operativo” e “sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia”, d’intesa con la UE e con “il contributo del nuovo Parlamento”, ha assicurato il presidente della Repubblica dal Quirinale.

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