Corea Nord venti di guerra

ROMA – Nuovi venti di guerra spazzano la penisola coreana. Il giovane dittatore nordcoreano Kim Jong-un – che  aveva dichiarato lo “stato di guerra” contro la Corea del Sud – ha minacciato di rafforzare l’arsenale nucleare aprendo oggi i lavori della riunione plenaria del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori.

Secondo l’agenzia ufficiale Kcna, Pyongyang migliorerà il deterrente atomico “qualitativamente e quantitativamente” per contrastare le minacce Usa. Nel mirino del regime di Pyongyang in caso di guerra, oltre a Seul e alle basi americane nel Pacifico, ci sono anche le basi Usa in Giappone: il Rodong Sinmun, quotidiano del Partito dei Lavoratori, cita esplicitamente quelle di Misawa, Yokosuka e di Okinawa. Nel frattempo gli Stati Uniti, in stretto contatto con l’alleato sudcoreano, prendono le loro contromosse. E’ di oggi la notizia che gli americani hanno spostato in Corea del Sud dei caccia F-22 che normalmente fanno base in Giappone, a Kadena, “come mezzo per scoraggiare le provocazioni dalla Corea del Nord”, scrive il Wall Street Journal citando fonti del Dipartimento della Difesa.

I marines della Corea del Sud e americani compiranno inoltre un nuovo ciclo di manovre militari in aprile – nell’ambito delle esercitazioni annuali ‘Foal Eagle’ – per “affinare le capacità nelle operazioni di sbarco e tattiche, e di manovra delle unità meccanizzate”. Il clima di escalation e di minacce – per ora solo retoriche – che va avanti da settimane preoccupa il mondo. E oggi Papa Francesco, nel messaggio pasquale Urbi et Orbi, ha lanciato un appello per la “pace in Asia, soprattutto nella Penisola coreana, perché si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione”.

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