Presentato all’IILA il settimo congresso di “Italia pro Cuba onlus”

ROMA – Accordi bilaterali tra l’Italia e il Caribe nel campo della ricerca medico-chirurgica, per condividere esperienze, e nuove metodologie di lavoro; per scambiarsi il ricco patrimonio culturale che affascina ambedue i paesi. Questi, gli obiettivi principali che hanno dato vita il 27 ottobre 2010 all’associazione di interscambio scientifico “Italia pro Cuba onlus”, grazie a una intuizione del dottor Massimiliano Mungo -Primario in chirurgia generale presso la clinica Villa Pia di Roma – consapevole che l’offerta cubana non si limita alle sue spiagge paradisiache. L’isola caraibica ha costruito negli anni, un sistema medico-sanitario d’avanguardia che è polo di attrazione a livello internazionale. Tra i 500 congressi annuali che si svolgono a Cuba, 350 riguardano la salute pubblica.

“ (…) E` nato tutto da un viaggio all’Havana con il prof. Mungo, che mi ha coinvolto direttamente e che devo ringraziare”- Così, il professor Pasquale Berloco – docente di chirurgia all’Università La Sapienza di Roma e presidente del comitato scientifico della onlus, insieme al cubano prof. Manuel Cepero – ci presenta, in un incontro organizzato all’IIla, il settimo congresso in programma all’Havana, dal 18 al 20 novembre. ‘Brain and mind’: un ciclo di convegni in neuroscienze, medicina di emergenza e chirurgia medica.

“E` un rapporto basato sull’interscambio vero, un rapporto fattivo, culturale e sociale di formazione di chirurgia a Cuba.”- prosegue Berloco -“ gli incontri che si sono susseguiti in questi anni sia a Roma che all’Havana, si sono svolti in maniera ufficiale cercando ogni volta di differenziare la nostra presenza. Esperti italiani e cubani si sono confrontati sul trattamento oncologico in stadi avanzati della malattia per esempio, o sulle problematiche etiche del nostro lavoro, affrontate nel Congresso del 2011”. Complessi gli argomenti e tanti gli esperti coinvolti, come per l’ambito psichiatrico che verrà approfondito al congresso di novembre dal prof Giuseppe Bersani. “Sono stato a Cuba per la prima volta a maggio e ho trovato grande interesse e voglia di condivisione, trasportato sul tema della ricerca scientifica, straordinari”.

Una solidità nei rapporti, dimostrata in più occasioni, tra i due paesi, che hanno visto 235 relatori italiani e 240 cubani presenti in questi anni agli incontri organizzati dalla onlus scientifica, con una media di 200 presenze. “Sicurezza, affidabilità e grande socievolezza”, questi gli ingredienti principali che hanno decretato il successo e il feeling tra Italia e Cuba`.

Del resto, `la scienza non ha patria’, Luis Pasteur.

 

Laura Polverari

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