Braccio di ferro su data ed orario

ROMA – Sarà il terzo derby della storia ad assegnare una Coppa Italia, e già si profila come un braccio di ferro. Non solo perché saranno di fronte all’Olimpico le due squadre capitoline, Lazio e Roma, ma soprattutto perché la data fissata per la finale coincide con le elezioni amministrative e l’orario si scontra con i propositi del Prefetto di far giocare le stracittadine solo di giorno per evitare il ripetersi di incidenti. Un intrico di esigenze, aspettative e priorità che però al momento non ha soluzione, visto che tutte le altre opzioni hanno delle importanti controindicazioni, e quindi ad oggi si considera valida e si lavora per giocare nella data fissata quasi un anno fa, la sera del 26 maggio.

Il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, alcuni giorni fa aveva ribadito che “la finale si giocherà a Roma il 26, anche qualora dovesse trattarsi di un derby fra Lazio e Roma. A Milano l’ultimo derby s’é giocato il giorno delle elezioni politiche – aveva aggiunto – e comunque la finale non può essere anticipata al sabato perché è in programma la finale di Champions League”.

Un ostacolo insormontabile, che obbligherebbe a giocare il giovedì o il venerdì precedenti, o il lunedì e il martedì successivi, soluzioni di difficile attuazione dato che l’ultimo derby di campionato, con scontri e disordini, si è giocato appunto di lunedì, creando forti disagi anche ai commercianti. Proprio allora, e si tratta di due settimane fa, il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, dichiarò che mai più un derby si sarebbe giocato di sera.

Ieri, però, dalla Prefettura non è venuta alcuna indicazione, in attesa di una risposta della Lega alla lettera inviata dopo i fatti dell’8 aprile. Il sindaco, Gianni Alemanno, lavora per evitare “sovrapposizioni che non servono alla città. Il voto per l’elezione del prossimo primo cittadino si svolge proprio domenica 26 e lunedì 27 e Alemanno intende confrontarsi col prefetto e con la Lega e “definire tutto in due-tre giorni”. E proprio a inizio della prossima settima si dovrebbe avere la decisione definitiva sulla data, come sarebbe emerso dalla riunione all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, in cui si è cominciata a muovere la macchina organizzativa per l’evento. All’incontro hanno preso parte rappresentanti della Lega, della Figc, della Roma e della Lazio, del Coni, dello stesso organismo del Viminale e della Questura. Trovato l’accordo sui biglietti – che saranno venduti in primis ai tifosi con abbonamento e quindi ai possessori di fidelity card conformi al “programma tessera del tifoso” – le autorità di pubblica sicurezza hanno chiesto alla Lega di presentare un piano che preveda la divisione dei supporter delle due squadre fin dalle fasi di avvicinamento all’Olimpico.

“Lo spirito che abbiamo trovato ci rende molto fiduciosi sul fatto che si possa arrivare a disputare la finale nel miglior modo possibile”, ha spiegato alla fine il direttore generale della Lega, Marco Brunelli. Leggi: si dovrebbe giocare nella data prevista. Caduta, se mai c’é stata, l’ipotesi di trasferire la sede dell’incontro, dalla Cina sarebbe arrivata alla Lega anche una proposta di giocare a Pechino, come la Supercoppa, ma è proprio un’idea dell’altro mondo.

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