M5S rompe con Crocetta: “Il suo modello è un’inciucio”

PALERMO  – I 5stelle accusano il governo Crocetta di avere messo una pietra sopra al ‘modello Sicilia’, ”se mai è esistito”, di perseguire a Palermo, come a Roma, ”il modello dell’inciucio Pd-Pdl” e di avere intrapreso ”una strada di rottura col Movimento”. ”La rivoluzione di Crocetta è finita prima di cominciare”, è l’analisi impietosa dei 15 deputati 5stelle dell’Assemblea siciliana, che parlano di ”rottura” dopo avere registrato ”una serie di episodi” avvenuti nelle ultime settimane. L’ultimo, in ordine di tempo, è accaduto in Assemblea, dove la commissione Finanze, incalza il deputato Salvatore Siragusa, tra i più attivi a Palazzo dei Normanni, ”ha cestinato tutti i nostri emendamenti al bilancio, tra cui quelli sul reddito di dignità e il microcredito alle piccole e medie imprese”, punti di forza del programma politico di Beppe Grillo a Palermo come a Roma.

– Non li hanno neppure guardati, nessun dibattito, presi e buttati – aggiunge il parlamentare -. Da parte del governo c’è una chiusura totale nei nostri confronti – avverte il deputato – Avrebbe potuto cercare un compromesso, ma niente. Nessun rapporto e nessun dialogo.

Il cambio di rotta del governo, sostengono i parlamentari di Grillo, emerge da tanti altri indizi: dal voto sulla doppia preferenza di genere approvata all’Ars da Pd e Pdl (contrari i grillini per il rischio di inquinamento del voto) ”al linguaggio dispregiativo usato dal presidente della Regione nei nostri confronti in occasione del voto per il Capo dello Stato”. E poi c’è quella immagine che ritrae a Montecitorio Crocetta sorridente mentre parla con Berlusconi durante le votazioni per il Quirinale, ”una foto che ci ha colpiti, la conferma di ciò che pensavamo”.

”Noi, comunque, continueremo a fare quello che facevamo prima, cioè approviamo solo quei provvedimenti che ci convincono. E basta”, è la linea del Movimento. Prova a gettare acqua sul fuoco il governatore. ”Sono veramente dispiaciuto per le affermazioni del Movimento rispetto a presunte rotture con loro”, perchè ”il dialogo per me è sempre aperto, con loro e con tutti i gruppi parlamentari: un dialogo sui fatti, sui contenuti, sui valori e sull’obiettivo comune di far rinascere la Sicilia e farla uscire dalla situazione drammatica che vive”. E rilancia sulla necessità ”di dare risposte ai giovani, ai poveri, ai disoccupati: su questo il confronto rimane aperto e spero in questi giorni di incontrare loro così come gli altri gruppi parlamentari, affinchè il rapporto con il Parlamento tutto si impronti all’insegna della Sicilia e del popolo siciliano”.

Apre alle larghe intese, invece, il segretario siciliano dell’Udc, Gianpiero D’Alia, tra i big sponsor di Crocetta:

– Siamo in una fase politica dove c’è la necessità di un governo di larghe intese a Palermo come a Roma: è importante che le forze politiche siciliane trovino la più ampia convergenza, così da realizzare quei provvedimenti che possano tirarci fuori dal guado economico e sociale nel quale ci troviamo.

Ma alle larghe intese chiude la porta il Pd. E l’ipotesi è maldigerita da Grillo, che nel suo blog pubblica un articolo del sito ‘linkSicilia’ proprio sulla rottura dei rapporti tra il Movimento e Crocetta.

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