Regione Umbria: Gli emigrati, fattore di cultura e di civiltà

PERUGIA – “Pur in un quadro di difficoltà finanziarie e di tagli, la Regione Umbria ha voluto confermare gli stanziamenti necessari a garantire l’attuazione del Piano 2013 degli interventi a favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale dell’Emigrazione (“Cre”), Fausto Galanello, introducendo i lavori dell’organismo tecnico-consultivo della Giunta regionale dell’Umbria in materia di emigrazione. “Mantenere e rinnovare il legame con le comunità umbre che vivono all’estero e che contribuiscono a promuovere l’Umbria rappresenta uno dei fattori qualificanti delle nostre politiche regionali, poiché innalzano il nostro livello di cultura e civiltà”, ha detto Galanello ai componenti del Consiglio, giunti da Brasile, Argentina, Venezuela, Australia, Canada, e da vari Paesi europei, ai quali ha illustrato in sintesi la situazione politica ed economica che attraversa l’Italia, soffermandosi poi sull’Umbria.

“Operando uno sforzo enorme, ma spinti dalla volontà di rafforzare il legame fra l’Umbria e le comunità umbre che vivono nel mondo – ha detto il presidente del ‘Cre’ – siamo riusciti a fissare nel bilancio di previsione 2013 un primo stanziamento di 210mila euro e auspichiamo di poter confermare almeno lo stanziamento dello scorso anno, pari a 250mila euro, per assicurare sia le attività svolte in Umbria, dal funzionamento del Museo dell’Emigrazione ‘Pietro Conti’ al sostegno delle iniziative dell’Arulef e dell’associazione ‘Umbri nel mondo’, sia le proposte approvate dall’assemblea annuale del ‘Cre’ nel dicembre scorso per la formulazione del Piano2013”. Il Consiglio regionale dell’emigrazione alla luce delle risorse disponibili, ha definito le proposte prioritarie. I progetti, inoltre, – come si legge in una nota – sono stati adeguati secondo i criteri approvati dalla Giunta regionale ai fini della massima trasparenza e visibilità dei contributi erogati.

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