Ministro Kyenge, integrazione passa per vie parlamentarie

PADOVA. – ”L’integrazione passa per iniziative parlamentari nelle due camere”. Lo ha detto il ministro per l’Integrazione Cecilie Kyenge incontrando, a Padova, le associazioni che lavorano sul tema sia italiane che straniere. ”Il ministero – ha aggiunto – lavorerà sulla sensibilizzazione e semplificazione altri aspetti sono a carico del Ministero dell’Interno, della Difesa, degli Esteri e dell’Istruzione con i quali ho il compito di dialogare”. ”Contro ogni discriminazione – ha poi rilevato – c’è la convenzione di Ginevra che l’Italia ha sottoscritto, e utile per favorire l’integrazione – ha proseguito – c’è anche la necessità e la mia volontà che la politica usi toni distensivi. La politica deve essere l’esempio e uno stimolo per l’integrazione”. ”Tutti i partiti, tranne la Lega – ha rilevato – si sono detti pronti a giungere ad una legge sullo jus soli”. Da tutte le associazioni è venuta forte la richiesta di accelerare sulle riforme per avere la cittadinanza in tempi rapidi e certi, sul diritto di voto e sui permessi di soggiorno complicati da burocrazia e costi. ”Per dare questa risposta e le tante altre – ha detto Kyenge raccogliendo un applauso – è che il Governo deve durare cinque anni”. Ma ha anche assicurato l’attenzione del Governo prova ne è ”che il premier Enrico Letta ha avuto la lungimiranza di volere questo ministero e di affidarlo ad una donna, a una madre ma anche una migrante e che ha la ‘memoria’ di queste esperienza”. In precedenza Kyenge aveva reso omaggio alla lapide che ricorda Enrico Berlinguer, leader del Pci, morto dopo un malore che lo colpì durante un comizio 29 anni fa in piazza della Frutta, a Padova.

 

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