La Vinotinto alla ricerca di un altro passo verso la storia

CARACAS – La Vinotinto torna in campo per scrivere una nuova pagina in questa ‘fiaba mundial’ nel capitolo che la vedrà impegnata a Puerto Ordaz contro l’Uruguay. Lo stadio Cachamay farà da cornice alla puntata di oggi che ha come nome ‘appuntamento con la storia’. La Storia con la ‘S’ maiuscola perchè in caso di vittoria la meta sarebbe sempre più vicina.

La Celesteé ormai anni luce da quella che ha vinto la Coppa America nel 2011; attualmente non vive un momento felice nelle qualificazioni: non vince da sei gare, incamerando appena due punti degli ultimi 18 disponibili. L’Uruguay nella gara con il Venezuela avrà due assenze di rilievo, il centrocampista Egidio Arévalo ed il bomber Luis Suarez, dovendo entrambi scontare un turno di squalifica. Mentre César Farías avrà nuovamente a disposizione Salomón Rondón, Miku e Franklin Lucena che hanno già scontato il loro turno di squalifica contro la Bolivia.

Da un tempo a questa parte tra Vinotintos e Celestes non scorre buon sangue: i ‘charrùas’ si presentano con il dente avvelenato, dovuto a uno score ampiamente negativo contro i criollos nelle ultime sei sfide: il bilancio è di 2 sussulti venezuelani e 4 pareggi.

La storia tra queste due nazionali è iniziata 59 anni fa con un periodo tra il 1954 ed il 2000 piena solo di capitoli tristi.

Il primo confronto tra queste due nazionali risale al 1954, allora sul prato dello stadio Olimpico della UCV si sfidarono le delegazioni Under 20 e il risultato finale fu di 3-1. Il gol vinotinto fue opera di Luis Bustamante all’89’. Quattro anni dopo, nella città di Santiago del Cile, s’incociarono nuovamente i destini di ‘charrúas’ e ‘criollos’, e questa volta sul tabellino il risultato fu di 2-2 con un gol all’ultimo respiro del venezuelano José Rivero.

Per quanto riguarda le qualificazioni per il mondiale, il primo match ufficiale è stato disputato nel ’65 e quella volta la Celeste s’impose per 5-0 in casa e 3-1 nello stadio Olimpico di Caracas (allora fortino della nazionale).

Il 1967 segna l’esordio del Venezuela nella Coppa America e anche in quell’occasione il destino pose sul cammino dei ‘criollos’ la nazionale ‘celeste’, e nuovamente arrivò una pesantissima vittoria (4-0) per i ‘charrúas’.

Nel ’77 il sorteggio della Fifa inserí nello stesso girone venezuelani ed uruguaiani, e quella volta nella gara d’andata i ‘criollos’ strapparono un preziossisimo pari (1-1) ma poi vennero messi ko nella trasferta a Montevideo. Quella volta, le qualificazioni ebbero un sapore dolce-amaro per i venezuelani, in quanto i ragazzi ‘criollos’ poterono vantarsi di aver buttato fuori dal mondiale del ’78 i ‘charrúas’ grazie a quel pareggio.

Cinque anni dopo, si affrontarono prima per la Coppa America (vittoria Uruguay 3-0) e poi nei Giochi Panamericani (1-0 per la celeste). Nel torneo più antico del mondo, la gara fu macchiata da un fallaccio di René Torres (giocatore venezuelano) che stroncó in maniera grave Fernando Morena. I ‘criollos’ furono scortati fino all’albergo per evitare aggressioni dai tifosi locali.

Con il cambio di secolo si volta pagina e il Venezuela ottiene risultati nettamente superiori, prima il ‘Pachechazo’ (vittoria vinotinto 2-0 con le reti di Ruberth Moran e Alexander Rondón), poi nel 2004 (qualificazioni per Germania 2006) arriva uno dei capitoli più belli, un secco 3-0 nello storico scenario del Centenario di Montevideo. Quella serata nello stadio che ospitò la prima finale di un mondiale è stata battezzata come ‘Centenariazo’.

Oggi i giocatori di Óscar Washington Tabárez vorrebbero a tutti costi interrompere questa striscia negativa contro i criollos (l’ultima vittoria uruguaiana nella terra di Bolívar risale addirittura al 1996: vittoria 3-1), e quindi scenderanno in campo con quella motivazione in più che potrebbe svegliare la famosa ‘garra charrúa’, padroni di casa permettendo.

Dal canto suo la Vinotinto è obbligata a vincere, un ko contro l’Uruguay sarebbe una catastrofe perché in quel caso sarebbero le due squadre sarebbero appaiate a pari punti (16) ed il Venezuela scenderebbe dal quinto al sesto posto. Una situazione che lascerebbe i ‘criollos’ con un finale al cardiopalma, obbligati a vincere le tre gare restanti contro Cile (trasferta), Perù (in casa) e Paraguay (in casa).

I tifosi Vinotinto iniziano a sognare, ma una cosa è certa: il calcio è una fiction continua, che ci regala emozioni infinite fino ai titoli di coda.

Fioravante De Simone

 Fioravante De Simone

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