Letta: “Governo stabile”. Oggi a prova la fiducia

ROMA  – I guai giudiziari di Berlusconi non avranno nessuna conseguenza sul governo che anzi rispetterà il programma annunciato in Parlamento. Enrico Letta fa mostra di ottimismo. Tanto da arrivare a sperare di poter presto ”sorridere più” di quanto abbia fatto finora, viste le difficoltà che attraversa il Paese e, con esso, l’Esecutivo. Intanto però è costretto a rinviare il Consiglio dei ministri (da lui stesso annunciato) sulle misure per le carceri. Formalmente per consentire ai ministri di presenziare in Aula alla prima fiducia posta dall’Esecutivo, a causa del rischio ostruzionismo da parte dei ‘grillini’; ufficiosamente perchè ancora non si è trovata una quadra fra Alfano e la Cancellieri sul delicato dossier.

Ad ogni modo, per il capo del governo sarà la prova della tenuta della maggioranza dopo la sentenza della Consulta sul caso Mediaset. L’ottimismo di Letta appare così un modo per sdrammatizzare le tensioni che agitano il Pdl all’indomani della decisione della Corte sul legittimo impedimento. L’occasione per ribadire la solidità della maggioranza viene offerta un lungo incontro con la stampa estera. Secondo qualcuno dopo aver ricevuto precise rassicurazioni dallo stesso Berlusconi. L’esordio del premier è all’insegno dell’ironia.

La stampa teutonica, gli fanno notare, lo ritrae come un uomo che non sorride mai.

– Detto dai tedeschi è ancora più importante… – chiosa il premier, che subito aggiunge:

– Se non mi vedete sorridere è perchè sono caratterialmente fatto così: in privato rido molto e spero ci saranno occasioni per sorridere anche in pubblico. Del resto sento che le cose stanno andando bene, come speravo per l’Esecutivo; ci sono tantissime difficoltà, ma ci metto tanta determinazione e ci sono le condizioni per applicare il programma votato dal Parlamento.

Parole tese a rassicurare il Pdl. Letta sa che dopo la sentenza dell’Alta Corte il pressing del Cavaliere sulle misure economiche (Imu e Iva in testa) si farà ancora più veemente. E per questo insiste sulla necessità che il governo vada avanti con le misure concordate. E con le riforme strutturali su cui ancora oggi il Fmi è tornato ad insistere, pur plaudendo alle misure fin qui varate da Roma. Le difficoltà, però, non mancano. Come dimostra il rinvio del Cdm. I guai giudiziari di Berlusconi, comunque, non spaventano il premier.

– Vedo il governo stabile e concentrato. Non credo ci saranno conseguenze da vicende esterne’ assicura.

E ancora – dopo aver ribadito l’auspicio che il Porcellum sia presto archiviato in favore di una riforma della legge elettorale che eviti di ”tornare alla casella iniziale”, quella delle larghe intese – rimarca di non vedere all’orizzonte ”elezioni anticipate”.

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