Monti-Casini, “Separati in casa” in vista un nuovo progetto politico

ROMA  – Ognuno per sè ma ancora riuniti nello stesso gruppo parlamentare alla Camera e al Senato. Per Scelta Civica e Udc il futuro è da ‘separati in casa’: il ‘matrimonio politico’ tra Mario Monti e Pier Ferdinando Casini è terminato. Le due parti si sono incontrate nello studio di Monti a Palazzo Giustiniani per certificare una divisione che tra i parlamentari, impegnati a scambiarsi accuse, è già evidente. Il comunicato diramato al termine del’incontro sfuma le divisioni ma conferma che i problemi non sono stati risolti.

”Si conferma la validità attuale e le potenzialità future del progetto politico intrapreso da Scelta Civica e dall’Udc, pur nell’autonomia delle loro rispettive organizzazioni”, si legge nella nota. Che aggiunge però una puntualizzazione:

”Esistono discussioni evidenti sulle modalità per organizzare l’area delle forze politiche che partecipano”. L’incontro , stando a quanto viene raccontato, ha avuto ”toni schietti e decisi”, inusitati tra i due leader centristi. Sono volate anche parole forti quando si è ripercorso il tragitto che ha portato alla rottura di questi giorni.

”Al momento, Udc e Sc non possono pensare di unirsi in un unico soggetto politico”: ci sono ”diversità che per ora è difficile mettere insieme”, è la sintesi di chi ha lavorato a questo progetto. La metafora è sempre quella del matrimonio: le parti hanno deciso di comune accordo di prendersi un periodo di pausa per riflettere. Insomma, non è un divorzio ma una separazione consensuale. Ma il fatto che nel tardo pomeriggio, l’Udc ufficializzi la nomina di un nuovo ufficio di segreteria ”in vista delle prossime assemblee regionali, di quella Programmatica Nazionale che si terrà a Roma il 20 luglio e degli appuntamenti di partito di settembre”, spiega che quanto sia improbabile una ricucitura.

Oggi Casini parlerà a Roma, dopo settimane di silenzio. Il progetto di fusione tra Sc e Udc viene accantonato ”solo momentaneamente”, azzarda qualcuno. Non è detto che in futuro ”le strade possano tornare a convergere”. Magari, già alle prossime europee. In realtà, l’incontro è servito per sancire una sorta di tregua. Alla riunione era presente tutto lo stato maggiore dei due partiti: il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Lorenzo Dellai; il coordinatore politico di Scelta Civica, Andrea Olivero; ed il segretario Udc, Lorenzo Cesa.

Così, per la prima volta da giorni non si registrano dichiarazioni di fuoco né da una parte, né dall’altra anche se i percorsi politici appaiono decisamente segnati e avviati per strade diverse. A cementare l’accordo politico tra i due non sono bastate, perciò, l’esperienza del leader dell’Udc e la ventata di novità portata dal professore. Nessuna reazione, intanto, Italia Futura. L’associazione di Luca Cordero di Montezemolo, che ha contribuito alla ”salita in politica” di Mario Monti, non si pronuncia e resta un osservatore interessato.

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