Merkel all’ultimo vertice prima del voto: “Non cambio idea sulle riforme”

BERLINO – La campagna elettorale in Germania è ormai al rosso vivo. E l’Europa, era inevitabile, ci è stata tirata dentro. Angela Merkel, quindi, vola a Bruxelles guardando alle urne del 22 settembre Questo sarà  il suo ultimo vertice europeo prima del voto. Parlando al Bundestag, rpoima di recarsi a Buxelles, la “cancelliera” ha ribadito la sua linea:

– Servono riforme strutturali ambiziose e maggiore coordinamento economico per creare crescita e occupazione.

Frau Merkel rassicura i suoi elettori sulle linea di Berlino. Ma coglie l’occasione anche per evocare un fondo di solidarietà per i paesi del Sud Europa. Rilancia sulla disoccupazione: l’accordo sul budget europeo va preso entro l’estate. E sottolinea,  sono a rischio migliaia di posti di lavoro in Europa. Quindi esorta a mettere subito a disposizione i 6 miliardi di investimenti per la disoccupazione giovanile.

Ma Frau Merkel non è stata l’unica a prendere la parola. Lo sfidante socialdemocratico Peer Steinbrueck, con insolita energia, ha toccato punto per punto gli argomenti della Merkel cercando di distruggere l’argomentazione della cancelliera.

Dramma lavoro nell’Europa del sud? E’ colpa sua.

– La disoccupazione giovanile di cui adesso parla, e l’alta disoccupazione in generale, signora cancelliera – l’ha apostrofata – sono una diretta conseguenza della politica di risparmio a senso unico che lei ha praticato in Europa massicciamente. E il circolo vizioso fra risparmio, crolli della crescita, aumento della disoccupazione, aumento della disoccupazione giovanile e sempre maggiori difficoltà nel rifinanziare il deficit, dal momento che le entrate precipitano, non è affatto interrotto.

Sei miliardi per combattere la piaga della generazione perduta?

– Una goccia nell’oceano, ne servirebbero 20 nei prossimi due anni – ha ribattuto l’avversario che, dato a terra dai sondaggi, non ha più nulla da perdere.

Non è mancata certa ironia nell’intervento di Peer Steinbrueck.

– Il punto è semplice: lei non sa gestire i soldi – ha detto l’ex ministro delle Finanze -. Se Merkel governasse nel deserto anche la sabbia diventerebbe poca.

Un duello che fa titolare Spiegel on line: ”Steinbrueck fa lo Schroeder”.

Peer Steinbrueck non è stato il solo ad attaccare duramente la cancelleria. Se Frau Merkel cerca di mettere al centro della sua agenda la disoccupazione giovanile la federazione dei sindacati tedeschi Dgb accusa il governo: ”Invece di smetterla con l’austerità attira i giovani disoccupati in Germania, togliendo ai Paesi del Sud forza lavoro qualificata”.

E non manca chi si oppone all’idea di Frau Merkel di accogliere nel cuore d’Europa i giovani spagnoli e italiani.

Juan Carlos Bafile

 

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