Datagate, Napolitano: “Una vicenda spinosa”

ROMA  – Obama spiegherà, il governo si dice confortato, ma i dubbi e i malumori italiani rimangono. I chiarimenti chiesti dal ministro degli esteri Emnma Bonino d’accordo col premier Enrico Letta sul Datagate, definito dal capo dello Stato Giorgio Napolitano ”una vicenda spinosa che dovrà trovare delle risposte soddisfacenti”, sono stati promessi dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Da Israele, dove si trova in visita ufficiale, Letta fa immediatamente sapere che ”le parole di Obama mi confortano” aggiungendo:

– Ho fiducia che tutti i chiarimenti verranno dati e non ho dubbi.

Ed Emma Bonino, esattamente sulla stessa linea avendola concordata col premier, si dice fiduciosa che dagli Usa verranno fornite tutte le informazioni e assicurazioni necessarie. Ma, viste le durissime reazioni del mondo politico italiano dopo la scoperta di cimici nell’ambasciata italiana a Washington, non è detto che le parole di Obama saranno sufficienti a calmare gli animi, essendosi alzate voci particolarmente dure anche in seno allo stesso governo Letta.

Al Forum Tv di Repubblica, il ministro della Difesa Mario Mauro, dopo essersi dichiarato ”sorpreso” dalle ultime rivelazioni sul Datagate ed aver precisato che la vicenda ”è tutta da verificare”, ha detto che se venisse confermata ”i rapporti tra Italia e Usa sarebbero compromessi” perchè tra alleati della Nato non ci si spia.

Il suo collega per la Pubblica Amministrazione Gianpiero D’Alia, molto prudente, ha invece tenuto a ricordare che ”lo scambio informativo, soprattutto nel settore dell’Intelligence, è la quotidianità dei rapporti, soprattutto fra due paesi come gli Stati Uniti e l’Italia che hanno relazioni storiche”. Sulla vicenda interviene anche l’ex ministro degli esteri Massimo D’Alema, convinto che se ”c’erano le cimici nelle nostre ambasciate, penso che siamo in grado di controllare se è vero o non è vero!”. L’ex presidente del Copasir riconosce tuttavia che ”l’idea che gli Stati Uniti spiassero i loro alleati certamente non è simpatica, e crea un comprensibile malessere in Europa”.

Intanto, già sono state presentate le prime interrogazioni per chiedere al ministro Bonino di riferire in Parlamento da parte dei Democrat, mentre il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, ha detto che il comitato seguirà la vicenda giorno dopo giorno.

– Incontreremo l’ambasciatore Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento informazioni per la sicurezza – ha annunciato Stucchi, ricordando che ”le trasmissioni dei dati sensibili avvengono solo in casi particolari, sono disciplinati dalle norme”.

– Mi sono informato con le persone che si occupano direttamente di queste procedure – ha detto -e ho verificato che i casi sono limitati; in casi limitati a fattispecie importanti per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini”.

I più duri sul Datagate sono gli esponenti di Sel che chiedono al governo di venire a riferire immediatamente alla Camera vista la gravità della vicenda.

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