Espropri, Vice Ministro Archi risponde all’interrogazione dell’on. Porta

ROMA:- Facendosi eco di uno dei problemi piú sentiti dalla nostra comunitá, l’on Fabio Porta, lo scorso 29 aprile, aveva rivolto un’interrogazione al Ministero degli Esteri. La risposta, fattagli pervenire dal Viceministro agli Esteri con delega per gli italiani all’estero, Bruno Archi offre un’esaustivo quadro della situazione e parla dell’attenzione della Farnesina verso questo delicato tema.

 

– Erano attendibili le notizie e giustificate le nostre preoccupazioni sugli espropri di proprietà immobiliari subiti da cittadini italiani in Venezuela, con scarso o nullo rispetto delle procedure e con improbabili prospettive di indennizzo – ha affermato l’on. Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America, che ha spiegato:

– La comunicazione che il Vice Ministro degli esteri Bruno Archi mi ha fatto pervenire a seguito di una precedente interrogazione purtroppo non solo conferma la notizia ma accenna a una cinquantina di casi. E stiamo parlando, naturalmente, solo di persone che hanno la cittadinanza italiana, il che fa supporre che il fenomeno sia più esteso, considerando anche coloro che cittadini non lo sono più. Il fatto poi che la stessa sorte stia toccando, oltre che agli italiani, anche a spagnoli e portoghesi non consola, anzi è un’aggravante perché fa capire che si tratta di una situazione diffusa, di fronte alla quale le autorità locali o sono disattente o conniventi.

Il deputato ha quindi aggiunto che “le lesione di interessi che si sta determinando è tutt’altro che marginale”.

– Si tratta – ha proseguito – di proprietà che vanno da fondi agricoli a edifici abitativi, fino ad aziende di diversa consistenza, non escluse alcune che agiscono nel campo petrolifero. Le aree più interessate, alla luce di queste prime notizie, sembrano quelle di Caracas e Maracaibo. Gli indennizzi fin qui ottenuti sono pochi e sostanzialmente irrilevanti; tutto lascia credere che non ci saranno apprezzabili miglioramenti in questo senso. Le sollecitazioni fatte dalle nostre autorità diplomatiche a quelle venezuelane non hanno dato finora riscontri concreti. Tra l’altro, il Paese sta vivendo una delle sue ennesime transizioni politiche e istituzionali per cui la stessa interlocuzione diventa difficile.

Il deputato eletto all’estero ha, quindi, argomentato che la Ministro Bonino ha fatto bene “a toccare di recente questo argomento con il Ministro degli Esteri Elias Jaua nel corso del loro recente incontro a Roma”.

– Mi auguro – ha affermato – che altri sapranno cogliere l’occasione della visita di alcuni Governatori di regioni venezuelane. Tuttavia, questo non basta. Siamo di fronte ad una vicenda che non può essere abbandonata al suo destino. Le persone colpite, oltre ad essere nostri concittadini, sono vecchi emigrati che hanno investito in queste proprietà il frutto di un’esistenza di lavoro e di sacrifici. Esse, inoltre, hanno contribuito non poco alla crescita e alla modernizzazione del Venezuela. Non possono e non debbono essere lasciate sole.

L’invito, quindi, alle nostre autoritá diplomatiche:

– Le autorità diplomatiche raddoppino il loro impegno e, soprattutto, non cali il silenzio sulle ingiustizie che si stanno perpetrando. Le associazioni, gli organismi di rappresentanza, i patronati, i partiti, i parlamentari, chiunque possa farlo, insomma, facciano sentire la loro voce e sollevino il caso finché questi cittadini non abbiano una giusta tutela.

É quanto ci auguriamo tutti, sorretti anche dal filo di speranza che ha aperto la recente visita in Italia del Presidente Maduro e del Ministro degli Esteri Jaua. Un clima piú disteso e una maggiore collaborazione politica, economica e diplomatica, puó essere di grande aiuto alla soluzione di questo ed altri problemi che la nostra comunitá in Venezuela deve affrontare quotidianamente.

G.T.

 

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