SCHERMA. La Vezzali torna in pedana dopo la gravidanza

ROMA – Come un allenamento, ma con qualche rischio che in un Mondiale puo’ essere letale. Però a Valentina Vezzali e Aldo Montano è andata bene. I Mondiali di scherma che si sono aperti ieri a Budapest hanno visto in pedana due big della spedizione azzurra, costretti a partire dalla fase a gironi per effetto di un ranking sciagurato a causa dei problemi di maternità dell’una e fisici dell’altro.

Entrambi campioni iridati in carica, Montano nella sciabola e la Vezzali nel fioretto hanno superato la prova senza patemi (sei vittorie per il livornese, 5 vittorie e una sconfitta per la jesina) guadagnando il pass per il tabellone finale dopodomani.

Giornata particolare soprattutto per la pluricampionessa olimpica tornata in pedana appena 83 giorni dal parto del secondogenito Andrea. Era dal 2005 – Mondiali di Lipsia, anche allora complice la prima gravidanza – che l’azzurra non partiva dalle retrovie, con tutte le insidie che una partenza dal basso comporta.

“E’ andata bene, me la sono cavicchiata e sono contentissima”, le sue parole nel dopo-gara. “Essere qui è per me importante. Dopo che è nato Andrea c’è l’ho messa tutta, prima per cercare di essere una brava mamma, e poi per essere l’atleta di sempre. Sono emozionata come una bambina. Da domani (oggi per chi legge) però si aprono le danze. Era dal 2005 che non facevo un girone, che è lungo e necessita di concentrazione. Ora sono contenta, devo rimanere concentrata perché dal 7 (giorno della finale) non si gioca più. Rispetto al 2005 la preparazione è stata difficile, anche perché ho avuto 40 giorni in meno di preparazione. 80 giorni in effetti sono pochini, ma con gli allenamenti sono riuscita a perdere 12 chili, pur continuando ad allattare mio figlio, come sto facendo anche ora. Ci ho messo tanto impegno e determinazione, ma quando si vuole una cosa il dolore e la fatica non si sentono”.

Elisa Di Francisca, che aspetta di vendicarsi per l’argento di Catania, e Arianna Errigo sono avvisate. Anche Aldo Montano, altro campione iridato che parte dal basso, è contento, dopo una stagione tribolata passata più in infermeria che in pedana.

“Non ho fatto gare e mi tocca partire dal basso – spiega il livornese – era dal 2002 che non facevo i gironi, non ero più abituato ma é andata bene, insomma un piccolo tassello nella corsa al Mondiale. Comunque la preparazione é andata bene, vediamo adesso se riusciremo a cogliere i frutti, anche se stare qui é già una vittoria”.

Oggi giornata ancora dedicata alle qualificazione con sciabola femminile, spada maschile e di fioretto maschile (ma in quest’ultima disciplina l’Italia ha tutti e 4 gli atleti già qualificati). Dovranno cercare invece il pass per la fase finale Ilaria Bianco, Rossella Gregorio e Livia Stagni nella sciabola (Irene Vecchi è ammessa di diritto), Matteo Tagliariol, Diego Confalonieri ed Enrico Garozzo nella spada (Paolo Pizzo è testa di serie).

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